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Modena: Anche Giani si converte ai “tre schiacciatori”. Ma in realtà…

MODENA – Se ne era avuto già un assaggio nel match contro Taranto di una decina di giorni fa, quando però la mossa era stata fatta a partita in corso. Contro Padova invece la conferma fin dall’inizio, Andrea Giani per ovviare all’assenza di Abdel-Aziz punta forte sui “tre schiacciatori”, modulo quanto mai in voga in questa stagione, per scelta (Trento) o per necessità (porzioni di stagione per Monza e Vibo). Una soluzione che, stante sempre alle parole del coach gialloblu della scorsa settimana (“dovremmo testare la formazione che potrebbe giocare una parte dei playoff”), sarà utilizzata fin quando l’opposto olandese non avrà risolto il suo problema, a quanto pare a playoff iniziati. Quindi Leal in diagonale con Bruno, Van Garderen e Ngapeth in banda. Tre schiacciatori contemporaneamente. Ma in realtà…

Altro che finto opposto – Alla lettura del sestetto, si potrebbe pensare a un Leal schierato sì opposto ma magari con qualche compito di ricezione, o di attacco di pipe, o di alternanza a muro tra zona 2 e zona 4. In concreto invece l’atleta cubano-brasiliano attacca sempre da zona 2 e 1, difende in zona 1, mura in zona 2 (è andato solo qualche volta in zona 4, per marcare Weber). E soprattutto non riceve mai. Altro che finto opposto. Opposto puro. E anche come quelli di una volta, col braccio pesante a tirare lavatrici nel campo avversario. I numeri contro Padova parlano chiaro. 63% di vincenti in attacco (22 su 35) con solo 2 errori. Meglio anche del suo dirimpettaio Weber, che di professione fa l’opposto. Alla faccia di tutti i discorsi sulle difficoltà e differenze per gli schiacciatori nell’attaccare da zona 4 e zona 2, al di là delle dissertazioni sull’abitudine conclamate durante una carriera (il Leal che abbiamo apprezzato noi nei club italiani e in nazionale verdeoro ha agito sempre come S2, quindi mai impiegato nell’attacco da zona 2).

Formazione diversa, ma assetto confermato – Giani ha deciso di cambiare, ma non ha toccato l’assetto. Ha solamente dato un ruolo diverso ad un interprete. A differenza di Monza e Vibo, che per necessità anche loro sono ricorsi al modulo tre schiacciatori, Giani preferisce mantenere inalterato il sistema di ricezione (Van Garderen al posto di Leal forse addirittura potrebbe garantire più resa) e impiegare Leal come opposto in tutto e per tutto, senza alcuna alternanza nelle zone d’attacco tra i suoi schiacciatori. Domenica arriva Milano per gara-1 dei quarti dei playoff. Quasi sicuramente senza Abdel-Aziz (ha fatto qualche attacco nel riscaldamento contro Padova tenendo la mano chiusa a pugno). Leal contro Padova ha sciorinato una prestazione sontuosa, e della sua sicurezza nel “nuovo” ruolo se ne sono avvantaggiati tutti i suoi compagni.
Questa “nuova” Modena saprà ripetersi contro la formazione dell’ex Piazza?


Fonte: https://www.volleyball.it/feed/


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