Di Roberto Zucca
Passando dalla costa marchigiana, in quel di Senigallia, capita di scorgere a tarda sera Ludovico Giuliani, in procinto di terminare gli allenamenti di Beach Volley, disciplina cui da qualche estate, dedica la giusta attenzione di un appassionato. Poco lontano, appostato nella piccola folla dello stabilimento di turno, capita pure di incontrare papà Alberto Giuliani, che, smessi i panni dell’allenatore, dedica il tempo delle vacanze al figlio. Ludovico ci parla del bellissimo rapporto che intercorre tra i due:
“Papà quando si trova in zona viene a vedersi l’allenamento. A me fa molto piacere. Quest’anno giocherò qualche tappa e devo ringraziare il Beach Stadium, nelle persone di Filippo Cecchini e Vittoria Magi, che mi allenano ogni sera con la passione che si respira qui a Marotta. Ho iniziato ad Albissola Marina, alla tappa d’esordio con Claudio Barlassina, e adesso sono in fase di ricerca dei compagni con cui disputare le prossime tappe“.
Farà un po’ il jolly.
“Affronto le tappe con lo spirito di chi vuole giocare, divertirsi ma anche impegnarsi. Certo non è il mio sport principale, e una volta iniziata la preparazione, dovrò dedicarmi al club, per cui voglio essere libero di sperimentare e di giocare con qualche giovane che abbia voglia di fare le tappe col giusto spirito“.
Parliamo di club: qualche giorno fa è arrivata la riconferma all’Abba Pineto.
“Sì. Ricomincio da Pineto. Tenevo molto a continuare un’avventura nella quale lo scorso anno speravo di ottenere una promozione assieme a tutto il gruppo. Lo ammetto, devo ancora digerire la sconfitta in finalissima, ma forse voglio ripartire proprio da ciò che di buono c’è stato nella scorsa stagione e cercare di fare meglio“.
Lei ad un certo punto, da Piacenza, è sceso di categoria. Scelta forzata?
“No, ma volevo giocare. Intanto, di Piacenza, sono felice di ricordare che ho giocato sotto la guida di papà Alberto. Ed è stato importante. Pensi che quando ora gli chiedo qualcosa, lui mi dice che, fin quando non sarà di nuovo il mio allenatore, devo attenermi a ciò che dice il coach. Ecco, papà è anche questo, ossia un uomo saggio, che mai sconfina dal rapporto che c’è tra padre e figlio. Detto questo, sono stati anni preziosi, anche duri se vogliamo, ma formativi. Ora vorrei risalire la china“.
Obiettivo personale è la Serie A2 con Pineto?
“Ci si proverà. Ci sono squadre che si stanno formando e che reputo interessanti, da Macerata a Fano, solo per dirne due. Noi speriamo di trovare la quadra giusta. Ciò che più mi stimola è la guida di Tommasello, che arriva a Pineto dopo aver fatto molte cose buone. Sono molto contento di trovarlo sulla nostra strada questa stagione“.
Suo padre resterà all’estero, precisamente all’Olympiacos. Posso chiederle se la domenica vorrebbe il classico papà sugli spalti?
“Papà, anche se non è sugli spalti, è presente comunque. Sono cresciuto con l’idea che mio padre faccia un lavoro uguale al mio, e che le circostanze della vita ci portino spesso ad essere lontano per le esigenze legate alla professione. Sono molto contento per lui e per la squadra che sta allestendo, con Travica e Stern che andranno a costituire una bel reparto nei loro rispettivi ruoli“.
Le piacerebbe tornare a giocare quella pallavolo?
“È e sarà il mio obiettivo dei prossimi anni“.