NOVARA – Battono i pugni sul tavolo i club di Novara, Chieri e Scandicci. Il DG dell’Igor Enrico Marchioni, in una intervista alla Stampa, critica la proposta dell’Assemblea di Lega Pallavolo Femminile (che dovrà comunque essere approvata dal Consiglio federale che si riunirà il 18 maggio) di eliminare – da subito – il limite delle giocatrici straniere da inserire a referto dal prossimo campionato e del vincolo delle due atlete della stessa federazione. In parole povere, ci potranno essere anche fino a dieci straniere in organico (fino a quest’anno il limite era di 6) fermo restando il vincolo delle tre italiane in campo.
In merito Novara, assieme a Chieri e Scandicci, ha immediatamente inviato una lettera alla Lega volley femminile. “Abbiamo spiegato che accetteremo la nuova norma, ma chiediamo che tutte le società vengano messe sullo stesso piano, a parità di trattamento - dice il dg Igor, Enrico Marchioni - E cioè che la nuova norma entri in vigore quantomeno da gennaio, cioè dalla prima finestra di mercato a stagione in corso. Perché in caso contrario sarebbero svantaggiati i club che hanno già chiuso il mercato”.
“Se il Consiglio federale approverà la proposta, si può parlare, senza remore, di mercato completamente falsato - commenta ancora Marchioni - Intendiamoci, è da anni che chiediamo di eliminare il vincolo delle straniere, non siamo contrari, noi come altre società, alla nuova norma, ma che si parta da gennaio 2023, non nell’immediato”.