Di Redazione
Dici Moki e pensi subito a De Gennaro. Pensi a De Gennaro e ricordi solo foto di sorrisi, coppe e premiazioni. Anche in un anno come questo, dove per strada le Pantere hanno lasciato un Mondiale per club e una Champions League alle stesse avversarie, le gioie non sono mancate, anzi. Questa volta però si chiude un ciclo, si volta pagina con la mano che quasi trema, ma comunque dopo aver messo in bacheca tutto quello che in Italia c’era da vincere: Supercoppa, Coppa Italia e Scudetto. Ancora una volta, tanta roba. “Al di là della sconfitta di domenica (in Champions, contro il Vakif ndr), che certo non fa piacere, abbiamo fatto cose incredibili insieme” dichiara De Gennaro al microfono del collega Mirco Cavallin per la Tribuna di Treviso.
“Anzi, voglio sbilanciarmi – prosegue -: nessun’altra squadra riuscirà a fare quello che abbiamo fatto noi in questo arco di tempo, come il record di 76 vittorie consecutive. Questo è stato un gruppo che ha vinto tantissimo, che ha fatto divertire e mostrato una bella pallavolo, penso tra le migliori al mondo”. E chi meglio di lei potrebbe dirlo. Lei che in nove anni a Conegliano ha alzato tutti e 16 i trofei vinti dal club in 356 presenze. Ma come detto, ora molto cambierà all’Imoco, ma di sicuro non la mentalità e la determinazione. “Le ragazze che vanno via di sicuro hanno lasciato qualcosa al club e ai tifosi. Si è chiuso un capitolo importante, ma adesso se ne apre un altro” conferma De Gennaro.
Una delle migliori al mondo nel suo ruolo, anzi tra le migliori di sempre in assoluto, e campionessa vera, anche di professionalità Moki De Gennaro. E quanto questo sia vero lo si capisce da queste parole: “Nazionale? Davide Mazzanti mi aveva concesso nove giorni di riposo, ma io me ne sono presa solo quattro e sabato sarò col gruppo ad Ankara per la prima tappa della VNL. So che la Federazione tiene molto a questo appuntamento e io voglio tenermi in forma. Tra luglio e agosto avremo una ventina di giorni e quelli sì che mi li godrò tutti staccando la spina e ricaricando le pile”. Non c’è altro da aggiungere.
(fonte: Tribuna di Treviso)