FIRENZE – In una sala stampa gremita di gente in attesa di vedere la Nazionale alla prima uscita in campo, il protagonista assoluto della serata è stato Wanny Di filippo, l’ideatore di questo sogno, la persona che ha regalato un Palazzo dello sport a Firenze: Palazzo Wanny.
Presenti all’incontro Valentina Vezzali, Sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con Delega allo Sport: “Ringrazio il Presidente della Fipav Manfredi per l’invito a un appuntamento così importante: l’inaugurazione di un nuovo impianto sportivo e a vedere la Nazionale Femminile. Quando mi ha raccontato come questo sogno diventato realtà ho visto una similitudine con la mia vita, perché io ho fatto dei miei sogni i miei obiettivi e lo sono diventati son volontà e determinazione e anche Palazzo Wanny ha seguito il medesimo percorso. Io sono nata in una piccola realtà che però aveva una palestra di scherma. Senza la disponibilità di un impianto sportivo è impossibile praticare sport. Firenze è un esempio virtuoso e Palazzo Wanny deve essere preso come punto di riferimento da tutti. Ora come Governo attraverso il PRRN abbiamo un’opportunità per costruire impianti sportivi e dobbiamo perseguirla. Grazie a Wanny perché con questo bellissimo regalo ha fatto avvicinare giovani e non, alla pratica sportiva. Lo sport fa bene, il movimento fa bene; lo abbiamo scoperto soprattutto durante la pandemia e io mi auguro che questo possa essere solo il punto di partenza”.
E’ quindi intervenuto il Sindaco di Firenze Dario Nardella: “Appena ho aperto gli occhi e ho visto la scritta Palazzo Wanny mi sono emozionato: per un sindaco la più grande soddisfazione è vedere la citta che si trasforma e cresce e vedere che lo fa attraverso lo sport mi riempie il cuore; e grazie a Valentina perché è donna di sport da sempre vicina alla Toscana e a Firenze. Grazie a Wanny perché non ha mai mollato si è sempre rialzato e la sua vita è una storia da raccontare: imprenditore appassionato di sport e soprattutto uomo di una generosità senza limiti. Un ringraziamento particolare agli uffici tecnici del Comune, per il grande lavoro. Quando a Wanny è venuta questa idea eravamo – 4 amici al bar – io, Vannucci, Elio e Wanny e in questa “canzone” poi si sono aggiunti in tanti che ci hanno creduto. Spero che questo progetto sia un monito perché noi sindaci siamo vittime insieme ai cittadini di una burocrazia troppo pesante, esserci riusciti è stato un miracolo nonostante la difficoltà delle procedure ne siamo venuti a capo. La suggestione che questo polo possa diventare la Coverciano del volley mi stimola e mi emoziona, questo palazzo è la dimostrazione di come non esiste uno sport di serie A e uno di serie B. il volley ha una grande storia, è una grande realtà e lo resterà anche in futuro; non esiste nessuna differenza tra sport dilettantistico e professionista: questo sarà il secondo parco sportivo di Firenze dopo Campo di Marte con due piscine coperte, una semi olimpica e una più piccola, un velodromo, uno stadio di rugby e football americano e un grand e parco. Mi auguro che ogni città abbia il suo Wanny Di Filippo. Il verde, lo sport e il sociale sono il modello per tutto il paese Italia.”
E’ stato quindi coinvolto il Presidente della Federazione Italiana Giuseppe Manfredi: “Grazie Wanny, noi siamo sempre molto interessati ali progetti del Comune di Firenze. Abbiamo preso i Campionati Europei del 2023 e non potevamo assolutamente non raccontare questa storia e così saremo a Palazzo Wanny con ottavi e quarti di finale. Era il minimo che la FIPAV potesse fare per ringraziare una persona straordinaria come Wanny. Grazie anche a Valentina: c’è lo stato c’è il Comune e c’è lo Sport, è così che deve funzionare. I progetti mettiamoli tutti sul tappeto, noi siamo disponibili sul tappeto siamo disponibili a fare la nostra parte come Federazione. Oggi parte la lunga stagione con la prima amichevole ed è la prima uscita della nostra Nazionale Femminile e non poteva non essere qui”.
Un commento anche da parte di Elio Sità: “Stasera sono davvero molto, ma molto emozionato; è stato un percorso molto lungo, faticoso fatto di burocrazia e di impegno; dopo 16 mesi incredibili, per seguire tutto e soprattutto per Wanny con cui condivido tanto soprattutto di sport da oltre 18 anni come Bisonte e come Pallavolo, mi sento felice. Nel 96 mi ha detto: investiamo sulla squadra o costruiamo sulla città di Firenze? La seconda Wanny, facciamo qualcosa che porti il tuo nome e oggi per me è una grande soddisfazione ma la più grande è vedere Wanny qui nuovamente e questo per me per il regalo più bello”.
Finalmente ha parlato il protagonista di questo sogno, Wanny Di Filippo: “Questa è la mia festa sono felice di questa opera, penso di aver fatto una cosa fantastica per la città e per gli sportivi fiorentini e spero che si possa fare in tutte le città italiane, ma credo che sarà un’impresa difficile, trovare qualcuno che voglia investire senza voler guadagnare, ma siccome come ho già detto io non vorrei essere il più ricco del cimitero ho scelto così.”
Al termine dell’incontro Sandra Leoncini, consigliere Lega Volley Femminile, ha consegnato una targa celebrativa a Wanny Di Filippo per aver regalato alla città Palazzo Wanny, la nuova Casa dello sport di Firenze, poi autorità e ospiti si sono trasferiti in campo per una foto con la Nazionale.
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(l.muzz.) C’è chi parla e c’è chi antecede i fatti. Quando nel ’96 Wanny Di Filippo chiese a Sità dove investire avrebbe probabilmente potuto vincere qualche scudetto se i due avessero puntato sulla squadra. Soldi investiti per glorie del momento ma senza ritorno. Lui e il Sità hanno invece optato per questa opera, unica nel suo genere in Italia perché investimento finalizzato al bene della comunità da parte di un privato senza nessun altro fine recondito.
In una nazione dove l’impiantistica sportiva è a livelli di terzo mondo, dove tutto intorno a noi – oltre le frontiere – è fiorire di strutture all’avanguardia grazie anche agli investimenti europei ben sfruttati, senza i filtri maleodoranti della politica, il Pala Wanny è un fiore che cresce in mezzo al cemento. Forza di volontà pura e purezza. Non ho mai conosciuto Wanny Di Filippo ma un ringraziamento è d’obbligo.