ROMA – “Intesa in Conferenza Stato-Regioni sul protocollo con le nuove regole Covid per gli sport di squadra. Positivo il lavoro fatto per arrivare a questo risultato. Grazie a Valentina Vezzali, Roberto Speranza, Massimiliano Fedriga, a tutti i governatori e al mondo dello sport. I campionati vanno avanti”. Lo scrive su Twitter il ministro per gli affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini.
L’intesa, da quanto si apprende, prevede il blocco della squadra e il rinvio della partita solo se il numero dei positivi al Covid è superiore al 35% dei componenti del gruppo atleti.
“In questi giorni si sono svolti alcuni incontri e tavoli tecnici che hanno visto la partecipazione delle principali federazioni e delle varie componenti del mondo sportivo, per dirimere la questione relativa alle misure da applicare al mondo professionistico, onde assicurare la prosecuzione dei campionati, con norme chiare e uniformemente applicate dalle aziende sanitarie locali” ha detto il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini, intervenendo durante la Conferenza Stato-Regioni.
“A valle di questi incontri è stata raggiunta un’intesa sul documento che vi è stato trasmesso. Mi pare si tratti di un punto di equilibrio ragionevole, a tutela sia del mondo sportivo che della salute pubblica. Questo documento sarà ovviamente trasmesso al Comitato tecnico scientifico. Per quanto mi compete desidero ringraziare tutti coloro che hanno partecipato a questo confronto in modo costruttivo, nella consapevolezza, che è comune, dell’importanza che riveste, anche da un punto di vista economico, l’intero movimento sportivo italiano. E tutto ciò a conferma della volontà del governo di mantenere alta la guardia contro il virus, senza però bloccare i campionati al pari delle attività produttive”.
Nella premessa del documento approvato dalla Conferenza Stato-Regioni si ribadisce la necessità di “trovare delle regole sicure e condivise da tutte le amministrazioni, centrali e territoriali, per assicurare parità di trattamento e dare certezza al prosieguo delle attività sportive”. A tal scopo “sono necessarie misure temporanee specifiche, da adattare comunque in considerazione dello scenario epidemiologico dei singoli territori e nazionale, che prevedano (come ad esempio nella scuola) una gradazione delle misure”. In particolare, si legge nel documento, “è necessario prevedere per la sorveglianza” del gruppo squadra “l’utilizzo di tamponi antigenici e/o molecolari, nel rispetto dei criteri definiti dal Ministero della Salute; in presenza di un caso all’interno del Gruppo Squadra, il positivo viene messo in isolamento, monitorato e controllato cosi come previsto dalla normativa sanitaria nazionale. I contatti ad alto rischio saranno sottoposti a test antigenico ogni giorno per almeno 5 giorni e obbligo di indossare la mascherina FFP2 in tutti i contesti in cui non viene effettuata attività sportiva”.
Il protocollo si applica indipendentemente dallo stato vaccinale. “Va comunque effettuato un test antigenico con esito negativo 4 ore prima della gara”, si legge ancora nel documento. Infine, “ai contatti a basso rischio (soggetti che entrano in contatto con il Gruppo Squadra anche in maniera non continuativa) si applicano le misure previste dalle indicazioni ministeriali, anche in relazione allo stato vaccinale. E’ raccomandato l’utilizzo della mascherina FFP2”.
“Si sapeva che la definizione del protocollo non sarebbe stata semplice ma a questo punto si può dire che gli ostacoli maggiori siano stati superati. Ora manca solo l’approvazione del Cts ma di fronte a tale lavoro non riuscirei a comprendere una non condivisione”. Lo afferma, in una nota, il presidente della Fip, Gianni Petrucci “Voglio sottolineare l’impegno concreto del presidente della Lega basket di A, Umberto Gandini, in rappresentanza anche delle altre Leghe, il lavoro di Governo e Regioni, del Coni con il presidente, Giovanni Malago’, e della Federazione medico sportiva, con il presidente Maurizio Casasco, per il raggiungimento di questo risultato – prosegue Petrucci -. Determinante proprio ieri sera l’apporto del sottosegretario allo Sport, Valentina Vezzali, che quando tutto sembrava compromesso ha propiziato la risoluzione di problematiche che avrebbero penalizzato le societa’ di pallacanestro”.