SERIE A3
ABBA PINETO 3
MONGE GERBAUDO SAVIGLIANO 1
17-25, 25-18, 25-19, 25-20
Abba Pineto: Del Campo, Giuliani, Calonico 7, Bertoli M. 21, Martinelli, Marolla, Catone 2, Pesare, Disabato 15, Persoglia 9, Omaggi, Link 11, Fioretti, Orlando. All.: Bertoli F.
Savigliano: Mellano 7, Ghibaudo 15, Garelli, Bossolasco, Bosio, Ghio 4, Galaverna 16, Rabbia, Bergesio, Vittone, Dutto 10, Manca. All.: Bonifetto
PINETO – Il Monge Gerbaudo rincasa a testa alta dalla trasferta più lontana, e tra le più proibitive. Certo i complimenti altrui non bastano a spezzare un digiuno che perdura ormai da 10 partite, ma il tenore di buona parte della prestazione è il segnale che l’anima della squadra biancoblù è ancora accesa. Rispetto all’andata c’è stata partita; gli ospiti – starting six con la diagonale Vittone/Ghibaudo, Ghio e Mellano al centro, Galaverna e Dutto di banda, Rabbia libero – hanno iniziato intenzionati ad azzannarla, senza timori reverenziali, sorprendendo la formazione di Franco Bertoli, il cui obiettivo promozione induce a escludere un peccato di presunzione ovvero di sottovalutazione. Un Savigliano finalmente sicuro di sé, sciolto e brillante ha preso il largo da metà parziale. Paradigmatico il 13-20, con la battuta di Ghibaudo che costringeva Pineto a rifugiarsi nella free ball e conseguente primo tempo di Ghio con palla scoppiata. Un attacco indifendibile e un pallonetto di un Galaverna in serata ottimale, un muro del giovane Mellano e un mani fuori di Ghibaudo hanno incamerato lo 0-1. Tanta roba tenere la seconda della classe così bassa nel punteggio, e un bombardiere come Link fermo a terra (suoi 6 dei 16 errori al servizio di Pineto, 15 quelli saviglianesi).
La prevedibile reazione dei padroni di casa non si è fatta attendere, ma il Savigliano ha continuato ad esprimersi sugli stessi livelli del primo set fino al 13-11 a sfavore; da qui in avanti la linea dei 9 metri è tornata ad essere “un triangolo delle Bermuda”, alcuni errori hanno favorito l’allungo di Pineto, trascinato dalla verve di Disabato, schiacciatore davvero interessante, classe 2001 di 187 centimetri. Proprio con un servizio sbagliato (di Mellano) i locali hanno pareggiato il conto dei parziali.
L’andamento del terzo set ha ricalcato il secondo. Dopo la parallela di Ghibaudo per il punto numero 13 (a 15), la sagoma massiccia di Bertoli, che già aveva iniziato a stagliarsi in avvio di parziale (7-5, 8-6), ha monopolizzato la scena: suoi gli ultimi tre punti del set: di mestiere, con un mani fuori, e con un muro su Ghibaudo indicativo della superiorità abruzzese in questo fondamentale: 11 punti diretti (vs 3) di cui 5 firmati dallo specialista Persoglia.
All’insegna del botta e risposta pure il quarto atto, fino al 12-10. Savigliano, come già contro Brugherio, sotto 18-13 ha riaperto il parziale arrivando a un gradino dall’aggancio, 21-20 grazie a un bel primo tempo di Mellano e a una crepa di Ghibaudo nel muro. Sennonché Bertoli aveva ancora indosso i panni del mattatore: suoi il punto 22 e 23 e (dopo un muro a 3 su Dutto) il match point al sesto tentativo. Il dettaglio rivelatore di un Monge Gerbaudo combattivo fino alla fine, che ha avuto percentuali migliori in fatto di ricezione positiva (52% vs 44; parità, 32%, la perfetta), e non molto distanti in attacco (43% vs 48).
Coach Bonifetto ha parlato di partita coraggiosa della sua squadra: “Nel primo set più che perfetti, non abbiamo mai battuto così bene come in questa stagione (ma solo 2 ace vs 6, ndr). Ovvio che sia difficile reggere a lungo quei ritmi. Abbiamo difeso e attaccato bene. Abbiamo solo avuto qualche difficoltà in più a leggere il loro palleggio, che usa più gli esterni dei centrali. Per il resto nulla di cui lamentarmi. Vero che la nostra situazione resta invariata, che abbiamo bisogno di punti come l’aria, ma la qualità messa in una gara del genere ci fa respirare e ci rende speranzosi”.