Ha perso Jannik Sinner, ma l’applauso che gli ha tributato Sascha Zverev al termine del match la dice lunga sul ruolo che avrà il 20enne azzurro nel tennis del prossimo decennio. Il numero 12 del ranking gioca alla pari con il 3, perdendo 7-6 al tie-break del terzo set dopo tre ore e 7′ di un duello strepitoso. Non sono mancati gli errori, ma la mentalità con cui Jannik, classe 2001, ha giocato il match è da applausi. Arrivati, non a caso, dal Centrale Ranieri III e dal rivale, che si è imposto dopo una partita da 213 colpi complessivi. Il tutto con evidenti problemi fisici, vedasi le vesciche mostrate in mondovisione durante la partita con Rublev. Zverev ha sfruttato la maggiore esperienza a questi livelli (già 5 Masters 1000 in bacheca, Sinner era al terzo quarto di finale) per guadagnarsi la semifinale, già raggiunta nel Principato nel 2018. Per Jannik, che si è ritirato dal torneo ATP 500 di Barcellona in programma la prossima settimana, qualche giorno di riposo per curare il piede in vista di un trittico sul rosso che promette scintille: Madrid e Roma (in diretta su Sky Sport), prima dello sbarco a Parigi per il Roland Garros.
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