Il quotidiano locale The Age sta facendo chiarezza sulla vicenda di Novak Djokovic chiuso ora in una camera di albergo di Melbourne ed aspetta il giudizio di un Tribunale per lunedì prossimo dopo aver fatto opposizione alla sua espulsione.
Il motivo per cui Djokovic non è potuto entrare in Australia è perchè non ha completato il ciclo vaccinale, condizione necessaria per poter entrare in Australia secondo le norme federali attuali, salvo esenzioni mediche che non ci sono in questo caso. Tra queste possibili esenzioni, non è accettata dall’Australian Border Force una recente infezione da Covid-19 (nei 6 mesi precedenti alla partenza).
Dichiarava aL’Australian Technical Advisory Group on Immunisation (ATAGI) “Evidenze scientifiche confermano che aver contratto il virus riduce il rischio di re-infezione per almeno 6 mesi e per questo potrebbe essere considerato un motivo di esenzione dal vaccino”. Viene però precisato che “non essendo l’avvenuta infezione nei 6 mesi passati una controindicazione per ricevere il vaccino, le condizioni per essere considerato completamente vaccinato sono le due dosi”.
Il problema è stato di Tennis Australia che ha concesso l’esenzione medica a Djokovic sulla base di una sua infezione da Covid-19 nei 6 mesi precedenti ma in disaccordo con le norme federali dell’ATAGI.
C’è stata evidentemente un’incomprensione tra Tennis Australia, Governo di Victoria e ATAGI ed è per questo che Novak Djokovic sta pagando queste conseguenze.
Secondo il giornale australiano poi, sembrano che altri fattori siano stati coinvolti nel processo di rifiuto della domanda medica del serbo. Hanno stabilito che aver contratto la COVID negli ultimi sei mesi non protegge sufficientemente dalla malattia, e che la decisione di Novak Djokovic di non essere vaccinato non può essere interamente condizionata da questo fatto, poiché, se è stato infettato negli ultimi sei mesi, avrebbe potuto essere vaccinato nel primo semestre del 2021 e non lo ha fatto. Questo ragionamento pratico è una delle ragioni per cui, come riportato nell’articolo, il governo federale australiano alla fine ha deciso di non garantire l’ingresso di Djokovic.
Tutto sommato, un gran caos con un incrocio di governi, con chiare sfumature politiche ed un unico sconfitto, il tennis.