“Non so cosa accadrà nel futuro, ma finché avrò forza continuerò a lottare“. Con questa frase Rafa Nadal, al termine della finalissima vinta contro Casper Ruud che gli è valsa il 14° titolo al Roland Garros e il 22° Slam, ha allontanato le voci di ritiro. Poi, ai microfoni di Tim Henman e Mats Wilander su Eurosport, ha spiegato i tormenti del suo piede destro. “E’ una grande sorpresa anche per me questo successo, anche se ovviamente ci credevo – le parole del maiorchino -. Il problema al piede c’è: a Roma è stato impossibile da gestire. Il medico è stato qui in queste due settimane. Gioco con un’iniezione sul nervo, il piede viene addormentato. Quante iniezioni ho fatto? Meglio che non ve lo dica...”. Rafa convive da tempo con la sindrome di Mueller-Weiss, la malattia degenerative dello scafoide. “Perderei la finale per avere un nuovo piede, non avrei dubbi su cosa scegliere”, aveva detto prima della finale lo spagnolo. Poi in conferenza stampa ha annunciato che settimana prossima si sottoporrà a un nuovo trattamento. “Il peggior momento è stato contro Moutet al termine del secondo turno – ha raccontato il fuoriclasse di Manacor -. Non riuscivo a camminare. Fortunatamente il mio dottore era qui e ho potuto giocare con l’infiltrazione”. Quindi sulla partecipazione a Wimbledon: “Ci sarò soltanto se il mio fisico me lo permetterà. Adesso dobbiamo riflettere con il team e capire come andare avanti”. Continuerà a provarci il maiorchino, ben consapevole però che non potrà continuare per sempre con le infiltrazioni. “Se è stato il mio ultimo Roland Garros? Dipenderà dall’evoluzione del mio problema. Non posso permettermi di compromettere la mia salute con troppe infiltrazioni”, ha confidato l’iberico in sala stampa.
“Carriera? Priorità solo se il fisico me lo permette”
Il concetto anticipato in conferenza stampa è stato ribadito anche ai microfoni dell’inviato di Sky Sport a Parigi, Angelo Mangiante. “A Roma stavo davvero male al piede nel match contro Shapovalov – ha proseguito il numero 4 del mondo -. Oggi mi sento fortunato ad avere ancora questa coppa con me. Adesso voglio godermi questo momento felice, poi dalla prossima settimana abbiamo un programma e dobbiamo vedere se va bene. Continuare? La carriera è la mia priorità, ma solo se il fisico lo permette. A 36 anni è stato un Roland Garros difficile, ma dal quinto set con Felix Auger-Aliassime credo di essere andato in crescendo”.
Nadal al team: “Senza di voi mi sarei ritirato da tempo”
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Dopo il trionfo il primatista di titoli Slam al maschile ha ovviamente ringraziato il suo staff. “Senza di voi mi sarei ritirato da tempo. Ci siete sempre stati, tutto quello che sta succedendo quest’anno ha dell’incredibile”. A fine match Rafa ha poi avuto parole al miele per il suo giovane avversario, con Ruud che tra l’altro si è spesso allenato con Nadal nella sua Academy. “E’ stato un piacere giocare con te: mi congratulo per l’inizio della tua carriera, queste due settimane rappresentano un passo avanti importante per te. Auguro il meglio per il futuro anche al tuo team”., ha concluso Nadal prima della standing ovation del pubblico e delle foto di rito con la coppa.