C’è una cosa che Serena Williams e Tatjana Maria hanno in comune. Entrambe le tenniste hanno giocato uno Slam in gravidanza. Appartiene alla giocatrice tedesca la storia più bella della quinta giornata dei Championships. Trentaquattro anni, numero 103 del ranking, due volte mamma, la giocatrice ha vinto a sorpresa contro la testa di serie numero 5 Maria Sakkari, con il punteggio di 6-3 7-5.
La commozione di Tatjana Maria
Ma il vero spettacolo è avvenuto dopo, durante la conferenza post match, quando Tatjana Maria, commossa e davanti a centinaia di persone altrettanto commosse, ha raccontato la sua vita in tour, con marito e figlie al seguito, una famiglia in giro per il mondo per amore del tennis. Non è facile e non è impossibile. “Spero di essere un modello per tutti, e che grazie al mio esempio le mie colleghe capiscano che si possono avere figli e tornare ad essere competitivi. Forse però c’è bisogno di più aiuto per le mamme da parte del tour”. Maria, che è una delle giocatrici ancora in attività con più partite e più vittorie (580 successi su 1033 match giocati) se potesse cambiare qualcosa del suo passato, sceglierebbe di diventare mamma prima, “è la cosa migliore che mi potesse capitare”.
“Sono una ispirazione per le mie bambine”
La maternità non ha compromesso il suo professionismo, e anzi, il suo miglior risultato lo ha raggiunto proprio in questo Slam, a 34 anni, dopo una carriera in cui al massimo aveva raggiunto il terzo turno, sempre qui a Wimbledon, il torneo che più si adatta alle sue caratteristiche. “Non è vero che non sento più la pressione, soltanto che adesso è una pressione diversa. Sento di essere una ispirazione per le mie bambine, loro vogliono che io rimanga qui. E quindi mi tocca continuare”. Agli ottavi di finale affronterà Jelena Ostapenko, che ha venticinque, nove in meno di lei. Il suo personale Wimbledon però Tatjana Maria lo ha già vinto, quando si è accorta che Charlotte e Cecilia, davanti alla televisione, hanno esultato sull’ultimo punto della mamma, che non vedeva l’ora di uscire dal campo per andare ad abbracciarle. Con partite come queste sta preparando il terreno anche per loro, Cecilia è ancora piccola, ma Charlotte, a nove anni, è già una tennista: “E’ lei la futura campionessa di casa. Io devo dare il buon esempio”.