Non c’è stato nessun errore, sia chiaro. Ma il tutto appare abbastanza clamoroso. Perché infatti una Ferrari Dino 196 S gialla del 1958 è stata volutamente esposta al Centro servizi di Fiera Milano a Rho per volere dell’Adm. L’obiettivo è quello di affermare la lotta simbolica alla contraffazione e per tutelare il Made in Italy.
L’accordo tra l’Agenzia e il settore fieristico ha lo scopo principale di favorire agli utenti gli strumenti per capire quando ci si trovi davanti ad un prodotto contraffatto e per tutelare i diritti di proprietà internazionale. Inoltre, la partnership è volta a fornire alle imprese dei chiarimenti su regole e facilitazioni doganali per consentire la corretta circolazione dei prodotti.
La presenza della “falsa” Ferrari è un chiaro messaggio contro il giro d’affari della contraffazione in Italia dal valore di oltre 12 miliardi di euro che comporta danni milionari all’imprese e all’erario. Tutto ciò che è visibile nella vettura non è conforme alle norme: dal volante ai sedili, alla strumentazione al rapporto lunghezza-altezza. Luca Palermo, amministratore delegato e direttore generale della Fiera di Milano ha spiegato l’obiettivo dell’esposizione: “Il commercio di prodotti contraffatti costituisce uno dei più rilevanti fenomeni illegali con cui devono confrontarsi le piccole e medie imprese, in particolare chi investe in creatività, innovazione e ricerca. Il protocollo d’intesa che abbiamo siglato con Adm è un ulteriore strumento a supporto delle 36mila aziende che ospitiamo ogni anno nei nostri spazi espositivi. Un patrimonio industriale e culturale che va tutelato e difeso dalle contraffazioni per garantire la competitività e la riconoscibilità del Made in Italy nel mondo”.
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