ROMA – Il budget cap è una delle incognite della Formula 1 targata 2022. Con questa nuova regola la FIA punta a evitare l’egemonia tecnica di pochi team, limitando i finanziamenti al primo sviluppo e alle modifiche tra una tappa e l’altra del Mondiale. Una regola che ricorda quella applicata in molti sport americani, come afferma Toto Wolff. “Credo che il budget cap rappresenti un bene per il nostro sport. Neanche il Super Bowl viene vinto sempre dalla stessa squadra. Ovviamente le scuderie che investono più soldi nello sviluppo non saranno contente, ma in compenso avremo più equilibrio. Nessuna squadra partirà più con un secondo di vantaggio“.
Circus in espansione
La Mercedes è il simbolo di come lo strapotere economico si traduca spesso in un vero e proprio impero in Formula 1. Tra i quattro mondiali consecutivi di Hamilton e quelli per i costruttori, la casa di Brackley non ha infatti conosciuto rivali, se non l’anno scorso, quando a trionfare è stato Max Verstappen. Il Mondiale del 2021 ha però fatto sì che la Formula 1 potesse essere scoperta da tanti giovani appassionati, un aspetto che entusiasma il manager austriaco: “L’anno scorso abbiamo attirato tanti nuovi giovani tifosi e credo che questa progressione non abbia limiti. Se la pandemia ce lo consente, quest’anno ci sarà il GP di Miami e nel 2023 forse gli USA avranno una terza pista in calendario. Sono ottimista per il futuro“, ha detto, concludendo, Wolff.