ROMA – Maranello l’anno scorso lo ha fatto immediatamente sentir parte di una grande famiglia, quella della Ferrari. Così, in questi giorni di avvicinamento all’esordio stagionale, in cui si respira aria di fiducia, Carlos Sainz sta capendo cosa significa appartenere alla scuderia più blasonata e più intrisa di storia della Formula 1: “In Ferrari è diverso – ha detto al podcast ufficiale del Circus “Beyond the Grid“-. È qualcosa che non avevo mai provato prima. I tifosi sono pazzi e lo sono per qualcosa che di più grande di te. Perché quando guidi per la Ferrari rappresenti l’Italia intera: è come giocare per la nazionale“.
Sullo stile di guida
La costanza di Charles Leclerc e Carlos Sainz ha permesso alla Ferrari di arrivare terza nel campionato costruttori. Alcuni addetti ai lavori hanno però bollato lo stile di guida dello spagnolo come troppo morbido, opinioni che non trovano l’approvazione di Sainz: “In pista sono molto aggressivo, anche tutti mi chiamano ‘smooth operator’. Ogni volta che ho avuto l’opportunità di andare a podio l’ho colta. Ho anche sfiorato la vittoria. È tutta questione di avere la macchina giusta“. Forse la F1-75 – e lo dicono i primi dati dei test pre-season – può essere la vettura della svolta, con la quale puntare a obiettivi più alti: “Voglio vincere almeno una gara quest’anno, poi potrò ambire a qualcosa di più. Lavoro tutti i giorni per realizzare il mio sogno“, ha infatti concluso Sainz.