ROMA – La Formula 1 2021 è stato un campionato che ha entusiasmato dal punto di vista agonistico, ma che ha anche suscitato polemiche feroci per alcune decisioni della direzione di gara. Zak Brown, amministratore delegato della McLaren, ha per cui suggerito alla Federazione un cambiamento, parlando ai microfoni di “The-Race.com”: “Non ci potrà mai essere infallibilità di giudizio, ma avere steward a tempo pieno potrebbe aiutare a prendere decisioni migliori“. Il Circus, infatti, non ha istituito ancora una squadra di marshal professionisti da schierare in pista a ogni Gran Premio. Nel 2021 sono state impiegate 41 persone diverse per le 22 tappe del mondiale, tutte sotto la supervisione di Michael Masi e del comitato arbitrale, composto da quattro membri.
Il caso Norris
Una revisione ambiziosa, questa auspicata da Zak Brown, che spera di poter intavolare un discorso con la FIA anche per quanto riguarda i penalty points. Introdotti nel 2014 per contrastare gli incidenti e le condotte antisportive in pista, i punti di penalità si accumulano sulle superlicenze dei piloti. “Questo per noi rappresenta un problema – ha commentato Brown – perché si dovrebbe punire la guida pericolosa e non i contatti in pista. Ad esempio, Lando Norris ha saltato una gara perché è stato penalizzato dopo un eccesso di velocità in bandiera gialla. C’è tanto che non funziona da dover ripulire“, ha concluso il CEO della McLaren. Tra i piloti a rischio nel 2022 c’è anche il campione del mondo, Max Verstappen. L’olandese rischia infatti una squalifica di una gara proprio a causa dei punti di penalità accumulati lungo la scorsa stagione.