È un giugno atipico, in Italia. Un mese in cui il caldo è nettamente più elevato rispetto agli scorsi anni. E con l’anticiclone africano Caronte in arrivo sulla penisola, è bene stare attenti anche e soprattutto in auto. Perché infatti uno studio pubblicato dalla Fondazione Spagnola per la Sicurezza Stradale (Fesvial) riporta infatti che, secondo alcuni test, una temperatura di 35°C all’interno di un’auto può aumentare il rischio di incidenti del 25% poiché il guidatore si trova in uno stato di alterazione come se avesse un livello di alcol nel sangue compreso fra 0,5 e 0,8 gr/litro.
Caldo, ecco perché è un pericolo per chi guida
“La complessa attività di guida è fortemente influenzata da variabili esterne come il forte caldo, una situazione che, secondo gli studi, ha un impatto diretto e pericoloso sulle capacità psicofisiche degli automobilisti – afferma Luis Montoro, professore di sicurezza stradale e presidente onorario di Fesvial –. Oltre i 35°C all’interno di un veicolo è stato dimostrato che circa il 20% dei segnali stradali non viene percepito e gli errori gravi da parte dei conducenti aumentano fino al 35%. Con il forte caldo aumentano la stanchezza e l’affaticamento, ed è comune la comparsa di una forte sonnolenza – sottolinea Montoro –, producendo anche un aumento dei tempi di reazione del guidatore e una maggiore propensione alla comparsa di distrazioni. L’attenzione diminuisce al punto che gli specchi retrovisivi vengono guardati il 50% in meno. Con temperature elevate e luce forte si ha un maggiore affaticamento degli occhi e si possono percepire effetti ottici sulla strada, dovuti essenzialmente all’aria calda sprigionata dall’asfalto. Tali circostanze, unitamente a lievi vertigini, determinano un’alterazione significativa della percezione dell’ambiente, che può essere particolarmente grave per la corretta percezione della segnaletica orizzontale“.
I rimedi per evitare problemi
Il primo rimedio è ovviamente l’utilizzo dell’aria condizionata, ma è fondamentale, secondo Fesvial, che il flusso non sia diretto direttamente al torace o alla testa, in particolare agli occhi, per non affaticarli. Inoltre, la Fondazione ricorda che parcheggiare l’auto esposta al sole e completamente chiusa può far salire la temperatura interna di ben oltre i 60°C. Quindi, prima di iniziare il viaggio è bene ventilare il veicolo aprendo finestrini e portiere, ripetendo alcune volte apertura e chiusura per far fuoriuscire l’aria calda. L’aria condizionata va mantenuta fino a quando l’abitacolo non raggiunge una temperatura adeguata tra 20 e 24°C. Naturalmente, è molto importante anche mantenersi idratati.
Aria condizionata in auto? Occhio alle multe