Secondo la leggenda, l’arca di Noè si sarebbe incagliata sul Monte Ararat, che coi suoi 5137 metri è la montagna più alta di Turchia. Ecco, per salire in cima al mondo e vincere il Mondiale per Club, Conegliano dovrà scalare l’Ararat almeno due volte. Mercoledì 15 dicembre contro il Fenerbahce e domenica in finale, probabilmente contro un’altra squadra turca. Senza dimenticare la sfida con le brasiliane del Praia, in programma venerdi. Il sorteggio dei due gironi da 3 squadre non è stato benevolo con le Campionesse d’Italia e d’Europa: ma – come si dice in questi casi – per vincere la medaglia d’oro prima o poi devi battere tutti. Anche se poi è proprio Conegliano la squadra da battere a causa di un 2021 già trionfale, che potrebbe diventare leggendario domenica pomeriggio.
Si comincia mercoledi 15 dicembre, dunque, col Fenerbahce di Zoran Terzic, coach serbo dagli occhi di ghiaccio passato anche in Italia, pluricampione d’Europa sulla panchina della sua Serbia, ma clamorosamente a secco di vittorie su quella del Fenerbahce. Per ovviare a questo piccolo inconveniente, la scorsa estate il Fener ha condotto una campagna acquisti faraonica che lo ha condotto al primo posto nella sua Superliga davanti alle altre corazzate del campionato turco ed a spaventare tutte le pretendenti sia alla Champions League che al Mondiale per Club. Il cocktail di Terzic è esplosivo nel suo mix tra volti storici (come la palleggiatrice Aydemir e la centrale Erdem, bandiere del volley turco) e volti nuovi, anzi nuovissimi come Ana Fedorovtseva, 17 anni la nuova bambina prodigio del volley russo ed internazionale.
Per Conegliano partire con una vittoria sarebbe fondamentale, altrimenti la scalata all’Ararat diventerebbe impervia e ricca di ostacoli.