MODENA – Tutto cambia, niente cambia. Chi aveva cantato vittoria per il decreto pubblicato lo scorso marzo in Gazzetta Ufficiale che aveva fissato al 1 luglio 2022 il varo della riforma dello sport, riforma approvata il 25 febbraio, resterà deluso. Il Senato, nel contesto generale del Decreto Sostegni II, nella giornata di ieri ha approvato il DDL 2144 (Conversione in legge del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41, recante misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da COVID-19) in cui ha rinviato l’entrata in vigore della riforma dello Sport dell’ex ministro Spadafora al 2024/25, grazie a un emendamento, al 31 dicembre 2023.
In particolare slitterà la tanto decantata cancellazione del vincolo sportivo e l’introduzione della contribuzione obbligatoria per i lavoratori sportivi con compensi superiori sopra i 10 mila euro, due temi fortemente divisivi in ambito sportivo per l’impatto che rischiavano di avere sulla sopravvivenza delle società.
Se la riforma andrà a regime dall’1° Gennaio 2024 entrambe i temi (vincolo sportivo e fiscalità) saranno quasi certamente applicati solo dalla stagione sportiva 2024/25 non essendo plausibile una entrata in vigore a stagione sportiva in corso.
Il testo già stato approvato in Senato ora passerà, ma si dice che sarà solo una formalità, alla Camera.