FINALE 1° POSTO
BRASILE – STATI UNITI 0-3 (21-25, 20-25, 14-25) – il tabelino
TOKYO – Dopo tre tentativi (contro la Cina nel 1984 e contro il Brasile sia nel 2008 che nel 2012) gli Stati Uniti (3 argenti e 2 bronzi) alla quarta finale olimpica della sua storia centrano il target dell’oro olimpico. Un successo meritatissimo e mai in discussione durante la finale da un team che ha trapiantato nel suo dna quello del suo allenatore, Karch Kiraly.
Stati Uniti meritatamente campioni, una sola sconfitta nel cammino del loro torneo, trascinati da una Larson indiscutibilmente concreta, pronta al ritiro dalla nazionale dopo l’oro, ma anche dalla capacità in corso d’opera di trovare sempre soluzioni positive ai problemi con l’esplosione di Drews dopo l’infortunio di Thompson e avere una panchina che sarebbe titolare in qualsiasi altra nazionale… Hill, Robinson, Hancock…
Brasile d’argento, per molte forse la fine di un ciclo. In parte oggi è mancata Tandara in posto 2, sospesa per la positività al doping tutta da dimostrare, ma anche per la tattica statunitense che ha messo Fè Garay nel mirino in ricezione riducendone l’efficacia in attacco, dove è comunque risultata best scorer verdeoro con un modesto 11/39.
FORMAZIONE – Nessuna sorpresa, squadre obbligate. Poulter – Drews, con Thompson pronta in panchina -, Larson – Bartsch-Hackley in posto 4, Washington e Akinradewo al centro, Wong-Orantes libero. Brasile con Macris in regia, Rosamaria opposta al posto di Tandara, Gabi e Fé Garay in posto 4, Carol e Gattaz al centro, Brait libero.
PIU’ – Strategia tattica degli USA che per tutta la partita mettono sulle spalle di Fé Garay il compito di ricevere con battute che variano ed escluderla totalmente tra le possibili soluzioni di Macris. La coppia Larson – Bartsch-Hackley è una spina nel fianco delle brasiliane, il primo set è tutto loro, alla distanza quando la resistenza viene meno ci mette la firma anche Drews, capace di non far sentire la mancanza di Thompson in panchina da dopo l’infortunio.
MENO – Manca un punto di riferimento nel Brasile. Con Fé Garay limitata in fase realizzativa (ed è comunque la top scorer del Brasile con un 11/39 in attacco e il 28.00% di efficienza), manca un faro a Macris. Gabi a tratti sovraccaricata in pipe poi fatica anche da 4: 10/32 in attacco, efficienza del 15.63%. Poco conclude anche Rosamaria che alla distanza fa staffetta con Tandara, tolta poi dalla disponibilità per un cambio in 4.
LA PARTITA – Avvio di set a stelle e strisce. Fè Garay nel minino, Zé Roberto chiede time out sullo 0-4, fino al’1-6. Gli attaccanti di posto 4 degli USA Larson e Bartsch-Hackley tengono bene il campo in avvio di gara con un 4/4 e 4/6: 12-15 con Gabi sovraccaricata in pipe, com alTerne fortune. Drews in due occasioni non incide (muro di Rosamaria, ed errore di intesa). Brasile che si avvicina e time out di Kiraly. Larson è ovunque: Natalia – nel ruolo di opposto – e Roberta entrano in doppio cambio, Zé Roberto cerca di dare la scossa. Fino al 17-21. Fè Garay soffre però ancora in ricezione. Le batte sopra anche Hill entrata per il servizio. Carolo, primo tempo e muro su Drews: 19-22. Il 21-25 è scritto, meglio, troppo, l’attacco USA. 8 punti di Bartsch-Hackley.
Ancora difficoltà del Brasile. Macris non trova un punto di riferimento a cui appoggiarsi mentre la battuta statunitense tiene Fé Garay sotto pressione in ricezione, mettendola fuori gara. Poulter apre su tutta la rete con successo. Natalia entra per Rosamaria sul 4-8. Drews chiude senza rincorsa, un pallonetto di Larson cade nel campo verdeoro: 8-12. Zé Roberto chiede time out tutto dedicato a Macris. Il secondo lo chiede sul 9-16 e lo dedica a tutta la squadra. Si rientra, Fé GaraY in attacco regala il terzo errore consecutivo del Brasile: 9-17. Washington ferma Natalia, rientra Rosamaria. Poulter-Washington combinazione inarrestabile: 11-20. Cambio in regia nel Brasile, entra Roberta. Cambia passo il Brasile con Fé Garai che si sblocca e Gabi velocissima a sfruttare il muro avversario: 16-20. Brasile -3 con Larson che mette fuori un diagonale strettissimo. E’ il set di una velocissima Drews: 7 punti per lei e Washington 4.
Set in equilibrio il terzo con il Brasile che pare crescere: 6-4, un muro di Akinradewo e un contrattacco di Larson valgono però l’immediato controsorpasso: 6-7. Gabi fatica in due occasioni ravvicinate contro il muro statunitense: 7-12 con Drews che invece contro il muro verdeoro fa il mani out. Staffetta Natalia – Rosamaria. USA tranquilli con gioco fluido mentre la difesa brasiliana non fa la differenza. Washington contrattacco, Poulter mura Fé Garay, Natalia spara out: 11-20. Il Brasile non ce la fa. In difesa il libero USA Wong-Orantes fa la differenza, Stati Uniti che rigiocano a piacimento fino al 14-25 firmato dalla capitana Larson.