TOKYO – Le pagelle di Stati Uniti-Italia.
MALINOV voto 5: Esce per Orro e l’Italia porta a casa il terzo set, ma non è questo il punto, infatti Mazzanti la rimanda in campo subito. Dipendono da lei i tanti errori in attacco? Non sembra, le ragazze paiono arrivare bene sul pallone. Però non si può prescindere da un giudizio insufficiente sulla palleggiatrice, quando il match va così.
EGONU voto 5: Com’è difficile fare le pagelle di Paola, di una che comunque vada 28 punti te li porta a casa. Eppure siamo più che convinti che quella vista sin qui a Tokyo, anche nei match vinti in maniera netta, non sia la vera Egonu. Anche ieri tanti errori, tante sbavature, nessun servizio vincente. Le azzurre hanno bisogno di issare definitivamente la loro bandiera, per andare a medaglia.
PIETRINI voto 5: Parte bene poi si perde e forse paga lei per prima per tutta la squadra. Mazzanti ha dimostrato di nutrire in lei grande fiducia, dandole una maglia da titolare sia con la Cina che con gli USA. Rimaniamo d’accordo.
BOSETTI voto 5: Crolla in attacco e va in difficoltà in ricezione, inusualmente. Qualche lampo tra fine terzo set e inizio del quarto, ma non basta.
DANESI voto 5,5: Parte benissimo a muro poi si spegne alla distanza.
FAHR voto 6: La migliore delle tre centrali per numeri, anche se il suo apporto si sente poco rispetto ad altri match.
DE GENNARO voto 7: Nettamente la migliore in campo, copre perfettamente in ricezione, si esibisce in alcune difese impensabili.
SYLLA voto 5,5: Fino a metà quarto set sarebbe da 7 e forse qualcosa in più, maramaldeggia in attacco e soprattutto dà la scossa decisiva alle compagne per rimontare nel terzo. Non basta però, e pian piano anche la sua fiammella si spegne.
CHIRICHELLA voto 6: Più grintosa delle due compagne di reparto, può poco.
MAZZANTI voto 5,5: Tutto dipende da come farà rapportare le sue atlete con questa sconfitta. Se capiranno subito due cose fondamentali, ovvero che c’è da soffrire sempre e che, soffrendo, bisogna limitare gli errori, ne vedremo delle belle. Se non ci riuscirà… ma ci riuscirà, ok?