ITALIA – IRAN 3-1 (30-28, 25-21, 21-25, 25-21) – il tabellino
TOKYO – Missione compiuta per gli azzurri, che devono ancora togliere parecchia ruggine dagli ingranaggi ma alla fine portano a casa tre successi in quattro partite e sono già sicuri matematicamente dei quarti di finale.
Le certezze di Blengini oggi si chiamano Juantorena e Colaci, con un Giannelli in grande ripresa dall’infortunio e un Michieletto che per la prima volta ai Giochi si è preso un match di ‘pausa’, pur mettendo a segno il fondamentale ace che ha chiuso il primo parziale e quello del 17-14 che ha rispedito lontano gli asiatici. Con un Anzani opaco per tutto il match ben sostituito da Piano, è ancora l’altalena prestazionale all’interno del match di Ivan Zaytsev a destare preoccupazione: con l’Iran è arrivato qualche squillo importante, anche in battuta e a muro, ma il match dello ‘Zar’ è terminato in panchina. Poco importa: gli azzurri sono ai quarti, è lì che il capitano dovrà accendere il turbo. Nessuna indicazione di Blengini su come l’Italia affronterà il match col Venezuela: turn over o ritmo ai titolari?
LE FORMAZIONI. Il problema Giannelli sembra risolto a tempo record e così Simone riparte titolare con Zaytsev opposto, Juantorena e Michieletto di banda, Anzani e Galassi al centro e Colaci libero, quella che ormai è la formazione tipo di Tokyo. L’Iran si schiera con Marouf-Ghafour, Ebadipour-M. Salehi di banda, Mousavi-Mojarad al centro, A. Salehi libero
I PIÙ. Senza ombra di dubbio la capacità dell’Italia di soffrire a fronte di un’avversaria che non ha mai mollato la presa, nemmeno quando il punteggio (2-0 7-3) poteva suggerirglielo. Nota di merito all’enorme prestazione di Osmany Juantorena, che tocca un quantitativo di palloni inenarrabile e lo fa sempre bene, chiudendo con un mostruoso 53% di efficienza dall’attacco e una serie di battute micidiali nei momenti caldi dei tre set vinti. Ottimi poi gli ingressi di Vettori (5 su 7 in attacco, solo in battuta il ‘Vetto’ ancora non gira) e Piano (2 muri e 100% in attacco), solida anche la prestazione di Colaci. Infine il muro di squadra, capace di leggere benissimo Marouf, uno dei più estrosi alzatori al mondo, e bravo ad adattarsi al gioco più lento di Javad.
I MENO. Quella con l’Iran è stata la prima prestazione globalmente opaca di Michieletto che però ha saputo aggrapparsi al servizio e nel quarto set ha lottato come un leone: anche queste sono stimmate da campione. Zaytsev invece è ancora ombroso: la sua prestazione non è da buttare via, perché reagisce sempre agli errori o alle murate in attacco con i muri e anche alcune belle battute. Mancano però le sue clavate decisive. Infine spento l’ingresso di Lavia.
LA PARTITA. L’ace di Juantorena è il primo squillo dopo un avvio equilibrato (9-8), lo segue Galassi col muro su Ghafour dopo un’azione lunga ben gestita dalla difesa azzurra. Giannelli fotografa Salehi per il 15-11. L’Italia potrebbe essere più implacabile in rigiocata ma non trasforma e l’Iran pareggia a quota 20. C’è altalena, Zaytsev spara fuori il nuovo pareggio iraniano e allora Giannelli si rifugia al centro. Mojarad è lì che aspetta Anzani: 23-24 in un set che l’Italia sembrava avere serenamente sotto controllo. Mousavi però sbaglia il servizio, Juantorena rigioca il 25-24, gli azzurri chiudono al quinto set point con l’ace di Michieletto: 30-28.
Zaytsev si scuote col muro a uno su Salehi, ma l’Iran è sempre lì. Un Michieletto in difficoltà in attacco fa malissimo al servizio (11-7). Nonostante alcune alzate imprecise di Giannelli gli azzurri mantengono la velocità di crociera e con l’ace chirurgico di Zaytsev vanno 17-13, confezionando già 7 muri in un set e mezzo. Il triplo cambio di Alekno non sortisce effetti, 25-21 il finale.
Il 7-3 immediato del terzo fa presagire un veloce 3-0 invece Alekno cambia e l’Italia si addormenta subendo la serie in battuta di Kazemi fino all’8-9 con un secco parziale di 0-5. Entrano Vettori per Zaytsev e Lavia per Michieletto, sul 17-21 dentro anche Piano per Anzani, ma non cambia nulla fino al 21-25 finale. Blengini riparte con Vettori e Piano, rientra invece Michieletto. Dal 4-1 il vantaggio questa volta si amplifica fino al +5, l’Iran rimane lì ma è un ottimo Vettori quello che garantisce costanza al cambiopalla dei ragazzi di Blengini, che allungano fino al 25-21 che chiude i conti.