1.GIORNATA
ROC (RUSSIA) – ITALIA 0-3 (23-25, 19-25, 14-25) – tabellino
TOKYO – È l’inizio che tutti volevano. Contro la Russia, squadra lontana parente della corazzata di alcuni anni fa ma ancora in grado di esprimere una pallavolo a tratti aggressiva, le azzurre partono contratte, vanno sotto con una Egonu fallosa, ma sfruttano l’enorme concentrazione e concretezza di Caterina Bosetti ed Elena Pietrini e vinto il primo set in volata non si voltano più indietro, dominando il match anche oltre i già netti punteggi. Un’iniezione di fiducia e di coraggio per le prossime sfide del girone di ferro.
LA FORMAZIONE – Partono Fahr e Danesi al centro, il resto come da previsioni con Malinov-Egonu e Pietrini-Bosetti di banda, De Gennaro libero.
I PIÙ – La ricezione, quello che doveva e potrebbe essere il tallone d’achille di questa Nazionale, ha retto a meraviglia l’assalto russo. Legata a questo tra i più c’è la prestazione globale di Pietrini, solida in attacco tanto quanto in seconda linea: dovrà reggere la pressione di essere cercata tantissimo, da avversarie più precise e ciniche della Russia, ma intanto ha saputo destreggiarsi molto bene all’esordio olimpico. Poi il muro: Fahr e Danesi in questo senso sono una coppia che dà enormi garanzie e all’esordio le due non hanno tradito. Infine il servizio delle subentranti: prima Sorokaite poi Orro, in campo solo per il giro di battuta, hanno messo a segno ace importanti.
I MENO – Cerchiamo l’ago nel pagliaio e lo troviamo solo e soltanto nel primo set di Egonu: Paola ha passato un parziale preda della tensione, sbagliando qualche attacco non da lei. Pietrini e Bosetti l’hanno aiutata a farsi scivolare addosso l’emozione olimpica e da quando si è sbloccata il match non ha più avuto alcuna storia.
LA CRONACA – Paola parte contratta, ci pensano Pietrini e soprattutto Bosetti, quest’ultima con anche un paio di pregevoli palleggi su difese della Malinov, a tenere su le azzurre. Dal 18-17 russo si incarta Goncharova mentre il muro di Fahr si chiude a saracinesca: l’Italia si porta avanti di un break e lo tiene fino al mani out di Bosetti per il 25-23.
La tensione scivola via e il turno di Pietrini scava un solco di quattro punti in avvio di secondo set. La giovane russa Fedorovtseva ricuce, ma l’Italia ne ha di più: il muro delle centrali è tonico, la Egonu si scalda e soprattutto Goncharova non centra quasi mai il campo. Il doppio ace della Sorokaite, entrata per battere, vale il 20-14 che diventa presto 25-19. Il terzo inizia in equilibrio ma la prima serie al servizio di Egonu nell’incontro chiude la porta in faccia alle velleità delle russe. L’Italia naviga in acque tranquille, la Russia affonda senza reagire: il 25-14 finale è la conseguenza di una prestazione senza sbavature.