2ª giornata
VERONA VOLLEY – SIR SAFETY CONAD PERUGIA 1-3 (18-25, 19-25, 25-22, 23-25)
IN AGGIORNAMENTO
VERONA – L’esordio casalingo della neo società Verona Volley, nata questo giugno per mano del presidente Fanini (rilevando il titolo alla NBV Verona), non è positivo. Gli scaligeri cedono 3-1 contro la corazzata di Grbic. Agevoli per gli umbri i primi due parziali, molto più sofferto l’ultimo.
Stoytchev nel corso dell’incontro ha ruotato e cambiato spesso la formazione, cercando di tirar fuor il coniglio dal cilindro, purtroppo per lui ii cambi sono stati vani, l’attacco ha arrancato (salvo per Mozic, vero e proprio punto di riferimento con 35 palloni attaccati), complice una ricezione deficitaria, e in posto due (tanto Jensen come Qafarena) non sono stati quasi mai decisivi.
Perugia invece ha giocato a doppia velocità. Dopo due primi set molto buoni, si è messa in difficoltà da sola. I 10 errori nel terzo set hanno aiutato non poco Verona non solo a vincere il parziale ma anche ad alzare il morale. Nel quarto, i guizzi di Leon e le pipe di Anderson (nessun errore per lui in attacco) hanno spinto gli umbri alla vittoria finale.
I PIÙ E I MENO – Questa sera Perugia ha messo in campo un muro composto ed efficace, non solo per gli 11 “tetti” messi a segni ma sopratutto per le tante palle toccate, che hanno permesso a Giannelli di ricostruire. Al muro si deve aggiungere la battuta, che ha costretto la Verona Volley a scelte scontate e messo in difficoltà il gioiellino di casa Mozic (33% di positività in ricezione, 23% di doppio più) che resta da annoverare, invece, tra le note positive degli scaligeri. Nonostante la giovane età e la forte pressione in ricezione, lo sloveno ha reagito bene in attacco mostrando un’ottima varietà di colpi (66%). Meno, gli opposti. Tanto tra le fila dei padroni di casa come il quelle ospiti, i posti due sono stati impalpabili. Salvo qualche chiaro di luna qua e là nel corso del match.
Scoraggiante la ricezione perfetta veronese: 23%. L’unica attenuante aver giocato contro una delle squadra più forti nel fondamentale del servizio.
SESTETTI – Stoytchev schiera Spirito-Spirito-Jensen in diagonale principale, Asparuhov-Mozic di banda, Cortesia-Aguenier al centro e Bonami libero. Grbic risponde con Giannelli-Rychlicki, Anderson-León in posto 4, Solè-Ricci come centrali e Colaci libero.
LA PARTITA – Complici i ben quattro errori di Verona e la buona battuta di Rychlicki (che cerca ripetutamente Mozic), la Sir Safety Conad in un battibaleno si porta avanti di 5 lunghezze, 3-8. Il vantaggio aumenta nella seconda parte del set grazie a una buona prova coralel di squadra, 9-17. Verona Volley ha un sussulto e quasi spera nella rimonta quando dai nove metri si trova Spirito (tre ace, due su Anderson), 14-17. Leon e Anderson allungano nuovamente, Solè chiude con una “7”, 18-25.
Stoytchev lascia in campo Qafarena entrato sul finire del primo parziale al posto di un evanescente Jensen, ma è Perugia che con il muro mette a segno i primi tre punti del secondo set, 0-3. Cortesia e Asparuhov pareggiano i conti 5-5. Nel bene e nel male, la seconda parte della frazione è tutta della Sir Safety Conad che con due punti consecutivi di Solè va sul +5, 10-15. E’ ancora il muro il fondamentale amico di Perugia, 14-20 (Ricci sul pallonetto di Mozic). Un errore al servizio di Cortesia (il quinto del set) regala il set agli umbri, 19-25.
Terzo set a strappi e fallossisimo, le due formazioni giocano sul filo dell’equilibrio, ma è Verona Volley ad allungare complici gli errori umbri (ben 10!) e un ritrovato Jensen (rientrato per Qafarena). E’ proprio l’opposto danese a segnare il primo vero allungo scaligero con un ace, 23-19 e poi a chiudere con un attacco il set, 25-22.
Molto più equilibrato il quarto parziale con un Mozic superstar tra le fila scaligere, 10-11. Le pipe di Anderson e le battute devastanti di Leon riportano avanti gli ospiti, 11-15. Qualche imprecisione perugina e un ace di Zanotti (in campo in questa frazione per Cortesia) riportano gli scaligeri in parità, 15-15. Grbic inserisce Ter Horst per il lussemburghese e non delude, 15-18. I padroni di casa tentano il miracolo sul finale, ma l’errore in attacco di Qafarena consegna i tre punti a Perugia, 23-25.