LUBE CUCINE CIVITANOVA – SIR SAFETY PERUGIA 1-3 (15-25, 20-25, 30-28, 21-25)
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Garcia Fernandez, Kovar 4, Sottile, Marchisio, Jeroncic (L), Balaso (L), Lucarelli 4, Zaytsev 14, Penna n.e., Diamantini 5, Simon 11, De Cecco 1, Anzani 1, Yant 15. All. Blengini.
SIR SAFETY CONAD PERUGIA: Ricci n.e., Dardzans n.e., Travica n.e., Ter Horst 5, Giannelli 4, Leon 27, Piccinelli n.e., Solé 16, Russo 7, Colaci (L), Plotnytskyi 14. All Grbic.
ARBITRI: Goitre (TO) – Zavater (RM).
NOTE: Spettatori 2387, incasso 44.980 Euro.
Civitanova battute sbagliate 21, ace 1, muri vincenti 3, 50% in attacco, 45% in ricezione (23% perfette). Perugia battute sbagliate 24, ace 6, muri 8, 60% in attacco, 62% in ricezione (30% perfette).
CIVITANOVA – Perugia vince con pieno merito a Civitanova il big match dell’ultima giornata di andata, che assegna il titolo di Campione d’Inverno. È certamente un trofeo che non si trova nelle bacheche ma certifica la supremazia momentanea della formazione di Nikola Grbic rispetto a tutte le altre concorrenti. Una sola sconfitta (in casa contro Modena) e oggi più forte anche delle assenze per la positività al Covid di Rychlicki, Anderson e Mengozzi. Avere un Leon in questo stato di forma aiuta, definire la prestazione di oggi del cubano-polacco con degli aggettivi sarebbe inutile. Quindi scioriniamo i numeri, che per una volta bastano per spiegare. 27 punti, 75% di attacchi vincenti con un solo errore commesso, 84% di ricezione positiva senza subire punti. Perugia approfitta degli impacci di Civitanova specialmente nei primi due set, dove funziona poco nel sestetto di Blengini. Il quale aveva optato, viste le assenze per infortunio di Juantorena, gli acciacchi di Kovar e le problematiche del numero di italiani in campo, per Yant schiacciatore e l’esordio dal primo minuto in stagione di Ivan Zaytsev. Lo zar finisce con un buon 50% in attacco e 14 punti con una prestazione in crescendo, considerando che è la prima uscita praticamente dopo l’operazione della scorsa estate. Peccato per i crampi (anche per Kovar) negli ultimi punti del match, che hanno comunque regalato un supplemento di colore a una sfida sentita. Che, condizionata dalle incertezze della vigilia circa le assenze conosciute e quelle improvvise, si è snodata su canovacci diversi nell’andar del tempo.
Civitanova per due set non trova il bandolo della matassa. La battuta non fa male (alla fine solo un punto diretto), e ovviamente il muro e la difesa patiscono la regia di un Giannelli metronomo, che consegna la palla giusta all’attaccante giusto, senza sofismi né fronzoli. Blengini perde anche Lucarelli a metà secondo parziale (problemi al braccio destro per l’attaccante brasiliano), ma quando sembra che la partita sia già indirizzata i campioni d’Italia hanno la forza di lottare punto a punto nel terzo set, rendendo finalmente la partita in equilibrio con picchi di buon livello. Annulla anche quattro match point agli avversari, uno con una rocambolesca auto copertura involontaria di Simon di spalla dopo aver incassato una murata da Solè che si trasforma beffardamente in un punto. Ma Perugia è più forte anche di questa avversità e nel quarto parziale impone la sua legge. Chiusura stoica per Civitanova con Kovar e Zaytsev alle prese con i crampi negli ultimi scambi.
I Protagonisti – Come già scritto, di Leon parlano da soli i suoi numeri stratosferici. Solè è la sua spalla perfetta (12 su 16 in attacco, zero errori e zero murate subite, 4 muri messi a segno) e sono i due cavalli sui quali Giannelli punta tutte le sue fiches. Il centrale argentino ha anche il merito di arginare qualche volta il pericolo pubblico Simon. Plotnytskyi si sobbarca molto lavoro in ricezione, cercato spesso dal servizio avversario. Tra le fila dei padroni di casa non si può non essere contenti del ritorno a tempo pieno di Ivan Zaytsev. Al primo impegno prolungato in stagione lo Zar fornisce una prestazione in crescendo trovando col passare del tempo sicurezza nei colpi d’attacco. Yant è colpito spesso dalle battute di Perugia e per qualche tratto paga pegno, ma in attacco è straripante con un buon 64% di attacchi vincenti. Ottimo anche l’ingresso di Diamantini dal terzo set, autore di alcune giocate importanti e decisive nel parziale vinto dai suoi.
La Partita – Civitanova sbaglia l’uscita dai blocchi, Russo sorprende i padroni di casa con due servizi corti e pronti via Perugia è avanti 0-4. Su questo vantaggio iniziale Colaci e soci ci costruiscono il parziale. Giannelli arma subito Leon lasciando intuire che oggi è tutto arrosto e niente fumo. Il servizio di Civitanova non decolla, Perugia non fa fatica a portarsi sul 6-11 con Blengini che scuote i suoi, rimarcando l’aspetto mentale della prestazione. Il parziale scivola in totale controllo degli ospiti (15-25), anche perché Leon chiude il set con un innaturale 90% di attacchi vincenti. La Lube è già con la testa al secondo set che in effetti approccia meglio. Yant risponde colpo su colpo a Leon, Zaytsev cresce in attacco e Civitanova è attaccata al set, seppur faticando in generale nel gioco mentre Perugia è più fluida, con Giannelli che “maschera” magnificamente l’assenza dell’opposto di ruolo. Sul 14-16 Lucarelli abbandona il campo e Civitanova accusa il colpo. Simon è subito stoppato da Solè (gran bella sfida tra i due), poi due grandi difese perugine segnano il break decisivo. Leon è implacabile, Ter Horst trova anche un mezzo punto al servizio e si procede fino al 20-25 finale. Blengini riparte con Diamantini al posto di Anzani che trova subito un muro punto. La musica è cambiata, Civitanova è dentro la partita mentre Grbic nasa il pericolo, tanto è che durante il time out (13-11) guardando negli occhi i suoi esclama “stiamo giocando, ma non stiamo giocando”, come a sottolineare la mancanza di spinta perugina. De Cecco si affida a Yant e Zaytsev ormai caldi, Leon è una sentenza ma una grande difesa di Kovar porta al massimo vantaggio interno (18-15). Perugia da grande squadra ricuce lo strappo, sempre con Leon e con Plotnytskyi aggancia a quota 20. Ne nasce una volata appassionante, l’ace di Plotnytskyi sembra girare l’inerzia (22-23), ma Civitanova annulla quattro match point (uno rocambolesco con Simon, già raccontato) affidandosi a Yant e trovando in un’incomprensione di Giannelli con Russo la vittoria del parziale (30-28). Ma Perugia non si scompone nonostante i venti nefasti, riparte subito con Leon e Solè. Civitanova non ne ha più, Kovar e Zaytsev hanno i crampi, sembra un finale d’altri tempi ma Blengini non ha alternative. Nonostante tutto Civitanova regge fino al 21-23, poi il nastro vincente sul servizio di Giannelli decreta i tre punti agli ospiti (21-25).