MODENA – È stata la partita di serie A1 più lunga da quando esiste il rally point system (2 ore e 55 minuti di gioco) ad aver aperto l’ottava giornata di Superlega, giocatasi tra martedì e mercoledì sera, con una Top Volley Cisterna che è riuscita a violare il campo dell’Allianz Milano. Gara muscolare, nervosa, ricca di agonismo, quella andata in scena nella splendida cornice dell’ex Palalido, con continui capovolgimenti di fronte e giocata sempre sul filo del massimo equilibrio come testimoniano i soli 6 punti di divario tra le due squadre (128 a 122 per Cisterna). Milano, che ha fatto meglio a muro (14 i muri vincenti, di cui 7 nel solo primo set) ed in ricezione (53% a 46% la ricezione positiva per i meneghini, con Pesaresi autore di un ottimo 74%) ha faticato a concretizzare con attacchi vincenti gli sforzi compiuti della propria seconda linea. A differenza di Cisterna, a cui è riuscita una maggior monetizzazione dei palloni ricevuti e difesi, con un 47% di attacco di squadra, superiore di cinque punti percentuali a quello degli uomini di Roberto Piazza. In casa pontina, con Petar Dirlic che si è diviso la zona due con l’infortunato Szwarc offrendo a coach Soli una prova con 15 punti, 3 ace ed un non eccelso 38% in attacco, è stato il subentrato Filippo Lanza l’uomo in più. Entrato in campo al posto di un Tommaso Rinaldi ricco di talento ma ancora alla ricerca della necessaria continuità per eccellere in Superlega, il posto quattro ex nazionale azzurro ha sfoderato una prova dai grandi numeri: 58% di ricezione positiva, 62% in attacco e autore della firma sul quindicesimo punto che ha chiuso tiebreak ed incontro. Milano, con Patry bomber di squadra (28 punti) incapace però di incidere (45% in attacco con 26 su 58) ha pagato oltremodo la serata negativa di Ishikawa, mai in partita in attacco (20% per il giapponese con soli 5 palloni messi a terra su 25 tentavi) così come il rendimento offensivo piuttosto discontinuo da parte dei due centrali: Chinenyeze (57% in prima linea con 12 su 21) e Matteo Piano (50% con 5 su 10).
Maratona anche al PalaBarton, dove la Leo Shoes PerkinElmer Modena ha inflitto la prima sconfitta stagionale in Superlega alla Sir Safety Conad Perugia. Partita “double face” quella vista nella serata di ieri. Uomini di Andrea Giani perfetti nei primi due set, così come Giannelli e compagni bravi a risorgere nel terzo e quarto parziale, con il tie break che va ai modenesi per soli due punti di vantaggio, dopo altrettante palle match non concretizzate dagli umbri. Gara tra grandi battitori, con entrambe le linee di ricezione sotto al 40% di positività (38% Perugia, 34% Modena). Fattore che ha costretto i due palleggiatori a spostare il gioco prevalentemente su posti quattro e opposti con il brasiliano Bruno che ha servito complessivamente 111 palloni al trio Ngapeth-Leal-Nimir contro i soli 12 in primo tempo (4 attacchi per Stankovic e 8 per Mazzone). Modena con un minor numero di errori di squadra (23 contro i 35 degli umbri) così come con un miglior differenziale fra ace ed errori dai nove metri (-10 contro -15 di Perugia) ha monetizzato al massimo la prestazione da fuoriclasse assoluto del campione olimpico Ngapeth autore di 22 punti, 4 ace, 41% di ricezione positiva, 15 schiacciate vincenti (zero gli errori nel fondamentale d’attacco per il francese) e 3 muri. Per Nikola Grbic il migliore si è rivelato Wilfredo Leon con il 44% di ricezione positiva (dato più elevato tra i ricettori perugini), 2 ace e 53% di attacchi messi a terra. 21 su 40 per il cubano naturalizzato polacco, schiacciatore a cui si è affidato maggiormente un Simone Giannelli autore di una gara migliorabile dal punto di vista della precisione nelle alzate. Inferiore agli standard abituali il rendimento offensivo dei due centrali umbri, con Ricci che fa 2 su 7 in primo tempo (29%) e l’argentino Solè 5 su 13 (38%).
Decisamente più tranquilla la serata della Cucine Lube Civitanova che ha passeggiato sulla Consar RCM Ravenna inanellando la settima vittoria consecutiva in Superlega. 3-0 il risultato finale per i marchigiani che in sostituzione dell’ancora infortunato Juantorena hanno dato spazio a Marlon Yant (miglior marcatore di serata con 15 punti) così come ad Enrico Diamantini a centro rete, regalando una serata di riposo al titolare Simon. Ottimamente organizzati da un Luciano De Cecco in grande spolvero, si è visto il portoricano classe ’99 Garcia Fernandez Gabi in crescita a livello di sicurezza e autore di un’ottima prova con 14 punti, 50% di attacchi vincenti, 1 muro e soprattutto 5 ace a fronte di soli 2 errori dai nove metri. Per il resto il solito Lucarelli, preciso in ricezione (67% di ricezione positiva) così come una sentenza in attacco (67% di attacchi messi a terra e zero errori) e il sempre attento Anzani: 4 muri vincenti sui 9 complessivi di squadra per il centralone azzurro. In casa Ravenna un ottimo Vukasinovic, autore di un buon 45% di ricezione positiva e soprattutto di un 58% di attacchi vincenti con zero errori e un’ulteriore buona prova del baby Comparoni, sempre pronto in attacco con un ottimo 3 su 4 in primo tempo.
Serata amara per il Vero Volley Monza battuto tra le mura amiche da una Kioene Padova (3-2 il risultato finale per i veneti) vera sorpresa di questo inizio di stagione. Oltre due ore di gioco di grande equilibrio quelle ammirate all’Arena di Monza con 102 a 101 i punti messi a segno dalle due squadre con scarto positivo a favore dei pur sconfitti brianzoli. Linus Weber e Mattia Bottolo i mattatori per i veneti con l’opposto tedesco in crescita costante giornata dopo giornata, settimo nella classifica marcatori di Superlega, autore di una prova di grande sostanza con 27 punti conquistati, 5 ace, 58% di attacchi vincenti e un solo errore in attacco. A fianco a lui, il giovane posto quattro Bottolo, sempre più calato nei panni di leader del gruppo: 23 punti, 58% di attacchi vincenti, e, pur da primo bersaglio della battuta monzese, un ottimo 55% di ricezioni positive. Per Massimo Eccheli prestazioni importanti da parte del posto quattro Donovan Dzavoronok (quarto attaccante di Superlega con 122 punti su 36 set disputati) con 21 punti, 5 ace (1 solo errore per il ceco dai nove metri) e 57% di palloni messi a terra in attacco, e dal solito Georg Grozer, miglior marcatore di squadra con 22 punti conquistati e un buon 49% di palloni messi a terra in attacco.
A rompere il grand equilibrio tra le due squadre nel tie break è stato l’asse battuta – ricezione, nettamente a vantaggio di Padova. 2 ace e 50% di ricezione positiva per gli uomini di Cuttini contro gli zero ace (conditi da quattro errori dai nove metri) e solo il 20% di ricezione positiva per Orduna e compagni.
Sconfitta casalinga (1-3) per la Gioiella Prisma Taranto contro l’Itas Trentino. Angelo Lorenzetti, recuperato il martellone Kaziyski, ha lasciato ancora una volta fuori l’opposto di ruolo Giulio Pinali affidandosi alla soluzione con i tre schiacciatori e Lavia finto opposto. E proprio da quest’ultimo sono arrivate le note più liete in casa trentina con una prova di grande autorevolezza: 22 punti, 58% di attacchi vincenti (18 su 31 con zero errori in attacco) e ben 4 muri (sui 9 complessivi di squadra). Di qualità anche la prova del libero Zenger che con il 62% di ricezione positiva ha dato un importante sostegno ad Alessandro Michieletto, ricettore più cercato dai battitori pugliesi. Su standard particolarmente elevati, come spesso gli accade, la prestazione del centralone Srecko Lisinac che con 10 su 14 (71%) si conferma uno dei migliori interpreti dell’attacco di primo tempo di tutta la Superlega. Per coach Di Pinto, che ha dovuto fare a meno degli infortunati Stefani e Joao Rafael, buone prove del libero Laurenzano (67% di ricezione positiva) e del centrale Di Martino (4 muri e 5 su 8 in attacco di primo tempo). Note meno liete invece dai tre laterali d’attacco, nessuno dei quali capace di superare la soglia del 40% di palloni messi a terra in attacco. Giulio Sabbi l’attaccante maggiormente chiamato in causa da capitan Falaschi con 42 attacchi di cui soltanto 17 concretizzati in punto, con 4 errori e 3 murate ricevute.
Due ore e trenta di ottima pallavolo, infine, hanno allietato la serata all’Agsm Forum di Verona dove il Verona Volley ha avuto la meglio per 3-1 su una Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia priva del suo principale terminale d’attacco, il giapponese Nishida, sostituito nel ruolo di opposto da Luka Basic. Sospinta da un’ottima regia di Luca Spirito (autore di tre muri vincenti, buon bottino per un palleggiatore) Verona ha vissuto sulle ali di un Mozic ancora una volta ispiratissimo. Principale terminale offensivo della squadra, cercato per ben 45 volte dal proprio palleggiatore, lo sloveno classe 2002 è stato il top scorer di giornata con 27 punti realizzati, 56% di attacchi messi a terra e un ottimo rendimento anche in seconda linea (54% di ricezioni positive) a cui ha fatto eco il libero Bonami, una macchina in difesa e ricezione con un importante 64% di ricezioni positive. Buona anche la prova dei centrali, con Lorenzo Cortesia particolarmente attento a muro (3 block vincenti e tanti palloni toccati) e Uros Nikolic, 7 su 12 in attacco di primo tempo. Per coach Baldovin prosegue il momento di difficoltà, coincidente con il terzultimo posto in classifica a soli sei punti. Ottima prova in ricezione del duo “cariocas” Borges – Douglas (68% il primo e 69% il secondo di ricezione positiva) a cui non ha fatto seguito un analogo rendimento in attacco, con Douglas stesso e Basic capaci di portare a casa un insufficiente 28% di palloni messi a terra, con il centrale Flavio giocatore più continuo in casa Vibo con 16 punti e 4 muri.