MODENA – Il focus della 6. giornata di andata.
Nel big match della sesta giornata d’andata di Superlega tra Cucine Lube Civitanova – Leo Shows PerkinElmer Modena, i marchigiani hanno avuto la meglio per 3-1 grazie ad una prestazione concreta e di grande sostanza. Consapevoli di vivere un momento non ottimale, i cucinieri hanno saputo soffrire, andare sotto per poi riuscire a rialzarsi, lottando con grande forza di volontà per l’intero incontro.
Con Ivan Zaitsev e Osmany Juantorena ancora fuori gioco Chicco Blengini ha schierato l’ex martello azzurro Jiri Kovar in diagonale a Ricardo Lucarelli, con il ceco naturalizzato italiano che lo ha ripagato con una prestazione particolarmente efficiente: 67% di ricezione positiva, 1 solo errore in attacco e ben 4 muri nei momenti caldi della gara, come quello su Ngapeth che ha chiuso la partita.
Ottime performance anche per i due centrali Lube: Robertlandy Simon, 6 ace, 18 punti ed MVP della gara e ancor di più per uno scatenato Simone Anzani, perfettamente imbeccato da De Cecco e autore di una prova che ha fatto registrare il 91% in attacco, 5 muri, e 15 punti.
Modena, incostante, un pochino arruffona in più momenti del match, ha pagato a caro prezzo la mancanza di continuità, con l’asse battuta – ricezione nettamente a favore dei marchigiani. Troppi gli errori dai 9 metri per gli uomini di Andrea Giani (27 con due soli ace) a differenza di quanto fatto vedere dai cucinieri, decisamente più efficienti al servizio (9 ace con 16 errori). Esattamente come in ricezione, dove la Lube ha chiuso il match con un 56 % di ricezione positiva (33% perfetta) contro il 48% di ricezione positiva (27% perfetta) di Modena.
Male Ngapeth in casa Leo Schoes, con un modesto 28% in attacco, 4 errori al servizio ed un solo ace. Un po’ meglio in attacco Leal (64% su 28 attacchi complessivi) ma non in battuta, con 5 errori e un solo punto. Analogamente a quanto fatto vedere dal Nimir, opposto che incomincia ad ingranare in attacco (63% su 38 schiacciate e 25 punti) ma che ancora non incide al servizio (9 errori e zero punti per lui). Discreta la prova dei centrali modenesi, entrambi sopra il 60% in attacco (69% Mazzone e 63% Stankovic) ma nello stesso troppo leggeri a muro.
L’Itas Trentino, dopo 1 ora e 45 minuti di gioco, si è guadagnato l’altro scontro al vertice della SuperLega contro il Vero Volley Monza (3-1 il risultato finale) in un incontro che si è giocato in sostanziale equilibrio per buona parte del tempo di gioco (96-89 i punti finali a favore dei trentini).
Brianzoli penalizzati dai troppi errori (24, contro i 16 dell’Itas al servizio e 11 contro i 3 dei trentini in attacco) che non gli hanno consentito di dare continuità al proprio gioco, soprattutto nei momenti top del match.
Gli uomini di Lorenzetti hanno fatto leggermente meglio a muro (10 contro 7) così come in attacco di squadra (52% contro 48%), andamento che ha rispecchiato fedelmente la percentuale di ricezione di squadra (50% di ricezione positiva per i trentini contro il 46% dei brianzoli)
Buona la partita di Giulio Pinali (56% attacco e 12 punti), al contrario di quella del collega azzurro Galassi (piuttosto sottotono con 8 punti e 50% in attacco) e del fromboliere Grozer, 42% attacco e 16 punti per lui.
Gli attacchi di Lisinac (MVP della gara) e alcuni turni al servizio di Kaziyski (discontinuo ma determinante nei segmenti finali di ogni set) sono stati i fattori in grado di spezzare l’equilibrio regnante in campo, indirizzando l’inerzia della gara verso il campo Itas.
Quinta vittoria consecutiva per la Sir Safety Conad Perugia che tra le mura amiche del PalaBarton ha superato per 3-0 l’Allianz Milano nel secondo anticipo della sesta giornata.
Nettissima la vittoria dei perugini, autori di una prestazione che li ha visti primeggiare in tutti i parametri di gioco: battuta (11 gli errori al servizio per entrambe le squadre ma 12 gli ace per Perugia e solo 3 per Milano), ricezione positiva (50% a 34% per Milano), attacco di squadra (57% contro 39%) e muri vincenti (8 a 4).
La palma del migliore è andata ad Oleh Plotnytskyi, in campo dalla metà del secondo set per un opaco Anderson, e capace di giocare un set e mezzo da cineteca: 5 servizi vincenti, 100% in ricezione, 100% in attacco e 8 punti complessivi.
Ottimi in attacco sia Leon (52% e 21 punti complessivi) che Kamil Rychlicki (13 punti con il 60%). Opposto quest’ultimo che, partita dopo partita, sta acquisendo sempre più autorevolezza così una maggior intesa con il regista Simone Giannelli. Da segnalare inoltre il 75% in attacco del centrale Ricci, gregario di lusso della squadra di Nikola Grbic.
Per Milano male la fase side out, con i due posti quattro ed il libero al di sotto del 35% di ricezione positiva e nessuno dei tre laterali (Patry, Ishikawa e Jaeschke) capace di andare oltre al 36% in attacco.
Riprende la propria marcia la Gas Sales Bluenergy che con la quinta vittoria su sei gare ed ancora imbattuta fra le mura amiche, ha superato la Top Volle Cisterna 3-1, regalandosi il secondo posto in graduatoria.
Il tutto al termine di una gara combattuta, per nulla semplice da condurre in porto per Brizard e compagni, a causa di una Top Volley determinata e volitiva. Una pallavolo giocata in modo non sempre impeccabile tecnicamente, con tanti errori al servizio in entrambi i campi (20 per Piacenza e 19 per Cisterna) ma con i piacentini capaci quantomeno di mettere a segno sette ace contro le zero battute vincenti dei pontini.
Piacenza meglio in ricezione (59% contro 39%), fattore che ha consentito al palleggiatore Brizard (autore di 4 muri vincenti) di sfruttare al meglio i suoi attaccanti centrali, con 23 attacchi di primo tempo contro i soli 15 di Cisterna.
Male Lagumdzija (36% e soli 5 punti in attacco) che non ha ancora risolto il problema legato alla continuità di rendimento già evidenziato nel corso della scorsa stagione, sostituito da un ottimo Stern (MVP della gara con 50% e 16 punti)
Cisterna fa meglio solo a muro (13 a 9 i block vincenti per i pontini) ma è troppo poco per impensierire la squadra di Lorenzo Bernardi, con il solo Lanza capace di farsi valere in attacco (71% e 11 punti) e prestazioni piuttosto opache sia da parte del giovane Rinaldi (33%) che del ben più esperto Maar (29%).
Dopo il buon punto conquistato in trasferta nella precedente giornata di campionato, la Gioiella Prisma Taranto se ne è guadagnati altri tre in un importantissima sfida salvezza contro la Kioene Padova.
Con una ricezione in sostanziale equilibrio, è stata la miglior vena realizzativa degli attaccanti pugliesi a fare la differenza. 45% d’attacco di squadra conto il 34% di Padova, squadra quest’ultima in netta difficoltà ad effettuare con continuità il side out.
Alletti (67%), Joao Rafael (53%), Di Martino (71%) e Giulio Sabbi (13 punti, 41% e sempre determinante dal 20 al 25) sono stati gli autori delle migliori performance d’attacco nella squadra allenata da Vicenzo Di Pinto. In casa Kioene, Loeppky (19% in attacco), Weber (30%, sostituito dal giovane Schiro) e Petrov (30%) non hanno saputo sorreggere adeguatamente la propria prima linea con i soli Bottolo e Vitelli che, rispettivamente con il 53% e 14 punti e 67% e 11 punti, hanno dato un buon sostegno all’attacco patavino.
Infine, tre punti ottenuti più con il cuore e con il carattere che con il gioco per la Tonno Callipo che si è imposta per 3-0 contro la Consar RCM Ravenna, formazione che anche al PalaMaiata ha evidenziato i grossi limiti già evidenziati nelle precedenti giornate di campionato. Qualche buona giocata, alternata però a gravi e continui blackout che ne compromettono immancabilmente i set, con il solo Klapwijk a meritarsi ancora una volta la palma del migliore in casa romagnola.
Il classe ’99 Gargiulo, schierato al centro della rete e Luka Basic, in campo al posto del brasiliano Borges (uno dei più deludenti in questo inizio di campionato) sono state tra le note più liete di giornata per coach Baldovin con 13 punti e 67% in attacco per Basic e 6 punti e 71% in attacco per Gargiulo. A dar loro manforte, l’opposto del Sol Levante Nishida MVP (16 punti, 53% in attacco e 5 ace) e il centrale brasiliano Flavio (7 punti e 70% in attacco). Ravenna, pur superiore nella ricezione di squadra (59% contro 48%) non ha saputo concretizzarne la miglior positività con attacchi di altrettanto buona fattura (58% a 46% in dato finale di attacco di squadra a favore di Vibo).