SCANDICCI – La notizia è arrivata in toscana nel weekend. La FIVB aveva chiesto già la scorsa settimana alla Federazione Russa di verificare il documento che certificava il primo tesseramento di Ekaterina Antropova e solo il lockdown aveva impedito ai dirigenti russi di recarsi nella sede della federazione e dare risposte agli ultimatum della Federazione Mondiale. Nel weekend la notizia: anche secondo la FIVB (dopo che la Cev si era già espressa in tal senso) la giocatrice è atleta di primo tesseramento russo sulla base degli elementi raccolti.
COMUNQUE IN CAMPO – “L’atleta sta valutando insieme alla famiglia di come rispondere a questa decisione. Per noi – ribadisce Sandra Leoncini, Ad della Savino del bene Scandicci – chiaramente l’atleta italiana aveva un valore ulteriore da italiana, anche se il valore della giocatrice è però indiscutibile. Vogliamo riaverla in campo al più breve, ci adegueremo”.
NON COLPEVOLI – “I colpevoli non siamo noi, questo è evidente, non siamo noi ad aver sbagliato. Le ragioni le faremo valere nelle sedi opportune, essere arrabbiato oggi ci toglierebbe solo lucidità. Siamo consapevoli che un errore c’è stato, qualche leggerezza evidentemente c’è stata. Nostro dovere ora è sostenere l’atleta per averla in campo nel più breve tempo. E’ il desiderio del club”.
IN CAMPO – Antropova straniera, se in coppa Europea questa vicenda non crea difficoltà in quanto non ci sono limiti di stranieri da poter schierare in campo, di certo in Italia cambia le carte in tavola sulle possibilità di Massimo Barbolini di poterla utilizzare in posto 2 o posto 4. Con l’indisponibilità di Merlo gli incastri tra italiane (3) e straniere sono ai limiti. Nelle prime tre giornate ha disputati due set da titolare: nel 3° set della prima giornata (ko 0-3 con Casalmaggiore) e nel 4° set della seconda giornata (vittoria per 3-1 con Bergamo).
NODO DA SCIOGLIERE – A referto tesserata da italiana nelle prime tre gare di Scandicci, un campionato intero a Sassuolo in A2 in quota italiana… Arriveranno sanzioni per i club? Si cercherà solo di individuare l’origine dell’equivoco?