RAVENNA – Presentazione ufficiale alla stampa per Emanuele Zanini: il 56enne tecnico mantovano.
“Ci serviva un leader, un uomo deciso, determinato, competente, un uomo senza paura. Con Emanuele Zanini crediamo di avere preso proprio il profilo giusto: un guerriero al comando”.
Presenta così Giorgio Bottaro, general manager della Consar Ravenna, il nuovo coach della prima squadra, con il compito di garantire a Ravenna la permanenza in SuperLega anche per la prossima stagione.
“Quando mi ha chiamato, Bottaro non mi ha dato molto tempo per valutare la proposta del club – spiega il neocoach della Consar -: ero con la nazionale croata, che allenerò fino agli Europei di settembre, ci siamo incontrati e ho accettato il progetto. Ravenna è una piazza bellissima per fare volley, ha storia, passione, tradizione: essere stato chiamato qui è per me motivo di grande orgoglio. Ci aspetta una sfida molto difficile, ma da parte mia ci sono altissime motivazioni per provare a regalare al club e alla città una squadra che possa essere competitiva e raggiungere l’obiettivo della permanenza in una SuperLega che è sempre più uno dei campionati più forti e di livello più alto in Europa. I giocatori che verranno qua dovranno essere sintonizzati su questa consapevolezza e avere altrettanto entusiasmo e senso di appartenenza. Nella mia carriera ho allenato campioni olimpici, top player e tanti giovani e anche squadre costruite per vincere ma nel percorso di un allenatore ci sta anche il momento in cui devi costruire tutto. Questa è la situazione di Ravenna ma reputo questo aspetto altrettanto gratificante. Metto a disposizione tutta la mia esperienza e le mie conoscenze”.
In questi giorni, Zanini definirà con la società la composizione dello staff che lavorerà con lui “e l’idea è quella di mantenere coloro che facevano parte del precedente staff e che sono rimasti qui a Ravenna”, sottolinea, e le prime operazioni da effettuare sul mercato. “Una norma etica che ho sempre rispettato – rivela – è quella di non avere mai voluto nelle squadre di club che ho allenato giocatori che avevo anche in nazionale, e sono particolarmente attento al lavoro del settore giovanile. A Ravenna c’è grande storia anche su questo versante”.