QUARTI2
ALLIANZ MILANO – SIR SAFETY CONAD PERUGIA 1-3 (25-23, 23-25, 23-25, 20-25)
MILANO – Gara 2 è di Perugia, ma quanta fatica. Nella seconda sfida dei quarti di playoff, la Sir si impone per 3-1 al termine di una partita in cui gli animi sono stati particolarmente accesi, specie dalla metà del terzo in set in poi in seguito all’espulsione per proteste di Piazza. Il sestetto di Heynen è stato più volte in svantaggio e costretto a rincorrere una Milano molto determinata fin dai primi scambi. Alla lunga, però, è venuto fuori lo strapotere di Leon, poi mvp della gara. Ora la situazione è in perfetto equilibrio: si decide tutto nell’ultima sfida domenica prossima.
PIÙ E MENO – I numeri parlano da soli: 28 punti col 67% in attacco su 36 tentativi, 2 muri e 2 ace. Wilfredo Leon, dopo un primo set un po’ sottotono, inizia a scaldare i motori e a macinare punti su punti. Ottima la prova anche di Solè, capace quasi sempre di schivare il muro milanese (9 su 11 il dato complessivo in attacco, a cui aggiunge anche 3 muri). I top scorer di Milano, invece, sono Patry (16) e Urnaut (15). Bene anche Kozamernik, che in più di un’occasione riesce ad infastidire la ricezione della Sir. Chi fatica, invece, è il suo compagno di reparto, Piano, (4 su 12 e un solo muro vincente).
SESTETTI – Heynen cambia due unità del sestetto rispetto a gara 1. In coppia con Travica, infatti, non c’è Muzaj ma Ter Horst, mentre al centro assieme a Solé gioca Ricci e non Russo (che entrerà comunque a match in corso). Confermatissimi Leon-Plotnytskyi in posto 4 e libero Colaci. Nessuna sorpresa per Milano: Sbertoli al palleggio, Patry opposto, Urnaut-Ishikawa schiacciatori, Piano-Kozamernik centrali e libero Pesaresi.
LA GARA – L’inizio della partita è punto a punto e la prima squadra che riesce ad allungare è Milano, quando con una bella battuta di Kozamernik si porta sul +3 (12-9). Heynen decide così di fermare il gioco e al rientro in campo due bordate di Leon dai 9 metri ristabiliscono l’equilibrio a quota 13. Si va avanti in parità, ma la Powervolley riesce nuovamente a mettere il +3, sfruttando anche un’invasione di Travica (20-17). La squadra di Piazza si porta addirittura sul 24-20, ma rischia di far tornare sotto la formazione umbra (24-23): un mani-out di Weber (entrato qualche scambio prima in coppia con Daldello) chiude le pratiche sul 25-23.
Sull’entusiasmo del primo parziale i meneghini partono lanciatissimi anche nel secondo set, trovandosi in un batter di ciglia sul 6-2. Il +4 diventa addirittura +5, quando i padroni di casa si portano prima sull’11-6 (tocco intelligente di Patry sulle mani di Plotnytskyi) e poi sul 17-12 (ace Sbertoli). La Sir però si sveglia e inizia a tornare sotto, completando l’aggancio a quota 20 con una battuta vincente di Ter Horst. Il sorpasso (22-23) arriva con un attacco in rete di Weber (dentro per il solito doppio cambio nel finale di set) e poco dopo è bravo Leon a chiudere alla prima palla utile (23-25).
Nella terza frazione di gioco Milano parte ancora una volta con le marce alte e sfrutta i tre ace di fila di Patry per andare sul 5-1. È tutto tranquillo fino al 15-13, poi… Leon, dopo aver recuperato un pallone in difesa, fa cadere i cartelloni pubblicitari causando un boato molto forte e nel caos la palla finisce per terra dopo che Travica era riuscito a prolungarla nell’altra metà campo. Gli arbitri danno punto a Perugia e la panchina della Powervolley esplode di rabbia, su tutti Piazza che continuando a protestare viene espulso definitivamente dal match (i padroni di casa si lamentano del fatto che Travica fosse in seconda linea). Da questa situazione ne esce meglio Perugia, che prima pareggia e poi supera i meneghini, chiudendo le pratiche (nuovamente) sul 25-23.
Nel quarto parziale gli animi sono ancora caldissimi e Milano resta sotto la guida dell’assistente Marco Camperi. Nonostante tutto, però, c’è grande equilibrio, con Heynen che decide di fermare il gioco dopo un tentativo di allungo dei milanesi (12-10). La Powervolley rimane sempre avanti fino a quota 17, quando prima viene presa e poi immediatamente sorpassata. Da lì in poi c’è una sola squadra in campo e un attacco di Leon chiude la gara sul 20-25.