Sada Cruzeiro-Trentino Itas 3-0 (25-19, 25-23, 25-18)
SADA CRUZEIRO: Rodriguinho 8, Isac 9, Wallace 13, Lopez 11, Otavio 10, Fernando, Lukinha (L); Oppenkoski. N.e. Lucas Loh, Rech, Cledenilson, Bauer, Resley, Matias. All. Filipe Augusto Ferraz.
TRENTINO ITAS: Lisinac 5, Lavia 9, Michieletto 16, Podrascanin 5, Sbertoli, Kaziyski 5, Zenger (L); Cavuto, Sperotto, De Angelis (L), D’Heer, Pinali. N.e. Albergati. All. Angelo Lorenzetti.
ARBITRI: Gerothodoros (Grecia) e Ramirez Ortiz (Repubblica Dominicana).
DURATA SET: 23’, 26’, 21’; tot. 1h e 10’.
NOTE: 4.500 spettatori. Sada Cruzeiro: 6 muri, 6 ace, 16 errori in battuta, 4 errori azione, 53% in attacco, 74% (37%) in ricezione. Trentino Itas: 7 muri, 0 ace, 19 errori in battuta, 5 errori azione, 51% in attacco, 46% (26%) in ricezione.
BETIM – Troppo Sada Cruzeiro per Trento nella seconda sfida della Pool che avrebbe deciso la testa del girone. Hanno vinto i brasiliani, autori di una prova quasi perfetta, supportata da un’ottima ricezione che ha permesso al regista Fernando Cachopa di organizzare tranquillamente la propria strategia di attacco. Al contrario di quello che è accaduto nella metà campo italiana, Sbertoli ha dovuto dannarsi di più rifugiandosi spesso in palle alte e scontate. Dove il solo Michieletto è riuscito a fare breccia nel muro e difesa del Sada Cruzeiro. La chiave di lettura del match è tutta qui, tanto banale quanto veritiera. Trento ha faticato a trovare un buon ritmo in battuta. Nelle prime fasi forse un tantino conservativa, poi ha provato a forzare prendendo dei rischi, ma il saldo 19 errori e 0 ace da solo spiega che non era serata dai nove metri. Di conseguenza i brasiliani hanno beneficiato di una ricezione con percentuali anni novanta (74% di positiva), sfruttando le due colonne Isac e Otavio al centro che si sono dimostrati implacabili, e trovando un Miguel Lopez pressoché infermabile da zona 4. Trento è vero ha più muri punto degli avversari (7 a 6) ma sono venuti quasi esclusivamente contro attacchi di palla alta.
Sestetti – Lorenzetti inizia con la solita formazione a tre schiacciatori, quindi Lavia in diagonale a Sbertoli, Lisinac e Podrascanin al centro, Kaziyski e Michieletto in banda e Zenger libero. Sada si schiera con Wallace opposto a Fernando Cachopa, Isac e Otavio al centro, Lopez e Rodriguinho schiacciatori, Lukinha è il libero.
La Partita – Trento parte quasi timorosa al servizio, nella boxe avrebbero detto in “fase di studio”. Il Sada invece entra sul ring, pardon in campo, con l’intenzione di picchiare forte fin da subito, commette qualche errore dai nove metri ma il suo cambiopalla la tiene in partita. Trento è davanti al timeout tecnico (12-10), raggiunge quota 13 grazie a un contrasto “d’esperienza” di Podrascanin che di fatto a posteriori sarà l’apice in termini di punteggio per il sestetto di Lorenzetti. Infatti Rodriguinho spreca un contrattacco ma non il secondo (14-13), poi un doppio ace di Otavio sigla il sorpasso. Lorenzetti ferma subito il gioco, ma i brasiliani sono lanciati. Trento si impantana in P1, con Fernando Cachopa che con un servizio “slice” costringe sempre Kaziyski a staccare la ricezione. Wallace difende e contrattacca, ancora un break point di Lopez in pipe e un muro superbo di Rodriguinho a uno su Kaziyski portano rapidamente al 15-19. Podrascanin prova a rimandare l’inevitabile capitolazione, ci pensa Lopez con due siluri a tutto braccio a firmare il 19-25.
Parte meglio il Sada anche nel secondo parziale, Trento ricuce subito la distanza grazie a Michieletto e il set si gioca punto a punto. Trento passa a condurre sul 17-16, quando Otavio sbaglia un primo tempo di un soffio. Ma il Sada ha mille risorse, il solito Lopez firma un break point da zona 4, Rodriguinho trova un ace così come qualche minuto dopo il suo compare Isac e si porta a condurre 18-21. Trento ha un sussulto, Lavia “para” in difesa con Kaziyski che trova il contrattacco del -1 (21-22), lo stesso capitano annulla il primo set point ma Wallace da seconda linea decreta il doppio vantaggio brasiliano (23-25). Il match in pratica finisce qui, perché Trento nel terzo parziale è sempre ad inseguire i fuggitivi. Ancora problemi in P1 sempre con il servizio di Fernando Cachopa che porta al passivo di 5 lunghezze (5-10). Solo Michieletto passa con una certa continuità ma è troppo solo mentre dall’altra parte il Sada, ovviamente, gioca sul velluto con tanto margine di vantaggio. Quando Otavio riesce a fermare Michieletto con un gran muro si è sull’8-14, ma già scorrono i titoli di coda. C’è spazio per Pinali e Cavuto, chiude Wallace 18-25.