MODENA – Leo Shoes Modena – Earvin Ngapeth, le parti sono decise ritrovarsi. L’accordo prevede tre anni di contratto da firmarsi a breve. C’è chi sostiene che l’accordo sia già stato siglato, altri sostengono che la strada è quella. La firma – che a noi, a sentimento, appare scontata – è attesa a breve su un contratto che per questa Modena rappresenta un rilancio, quanto meno mediatico/popolare.
Il peso economico si presume non sarà ai livelli di quelli degli anni passati, ma il triennale è un reciproco atto di fede per entrambe le parti.
Due considerazioni, il ritorno di Ngapeth per Catia Pedrini equivale, anche se solo in parte, all’ingaggio che portò al ritorno di Luca Cantagalli da parte di Giovanni Vandelli, il primo presidente/proprietario della società emiliana dopo l’indimenticato Giuseppe Panini. Un colpo di mercato per “incendiare” la piazza. Acquisto dal valore più umano/affettivo che tecnico, seppur la componente tecnica abbia rivestito e rivesta una parte importante per entrambe gli ingaggi. Sia ai tempi del “Bazooka” che a quelli del transalpino. Per Modena la “ripartenza” con Ngapeth sarebbe il colpo di mercato che rilancerebbe l’entusiasmo, come fece Vandelli con Cantagalli con seguente record di abbonamenti, volano per immagine, ambiente e sponsorizzazioni.
Per Catia Pedrini poi, il ritorno del sempre esuberante Ngapeth, è un pezzo di cuore che torna a casa. Pronti ad accoglierlo così com’è.
Tutt’altra musica per Ivan Zaytsev che – apprendiamo dalla Gazzetta dello Sport, sempre molto vicina all’entourage del giocatore – disporrebbe di una clausola che lo libererebbe entro fine gennaio dal club modenese a costo “0”. Il feeling con la proprietà – al di là delle prime apparenze – non è mai sbocciato. Conscio di questo il gruppo di lavoro dello “Zar” ha iniziato nel frattempo ad alimentare il balletto dei rumors al rialzo con Piacenza, allo stato attuale unico club italiano, tra quelli economicamente al top, che potrebbe essere la destinazione di ritorno dal dorato esilio russo dell’opposto, ormai 32enne. Non Trento, che ha Nimir Abdel Aziz; non Civitanova rimasta scottata e con il cerino in mano nell’ultima trattativa fatta con l’agente del giocatore; non Perugia dove il giocatore e il Presidente del Club non hanno chiuso al meglio solo due anni e mezzo fa.