MODENA – Il punto sulla Superlega: quinta giornata d’andata.
È il primato in classifica di Monza (per la prima volta nella sua storia) ciò che più balza all’occhio al termine di questa quinta d’andata di Superlega, frutto di un 3-0 sulla Gas Sales Bluenergy Piacenza che lancia gli uomini di coach Eccheli al primo posto in classifica davanti a Perugia che ha però una gara in meno.
Due squadre, quelle di Monza e Piacenza, che hanno regalato ai mille tifosi presenti all’Arena di Monza una pallavolo spettacolare con una Vero Volley equilibratissima nelle due fasi gioco: side out fluido e continuo, così come solidissima nella correlazione muro-difesa (9 muri, di cui 3 di Grozdanov e Dzavoronok e 2 di Galassi). Brianzoli, inoltre, con i bombardieri Grozer, Dzavoronok e Davyskiba autori di una prestazione al limite della perfezione. L’oppostone tedesco di Massimo Eccheli ha picchiato come un forsennato (10 punti per lui nel solo primo set e miglior marcatore della gara con 18 punti), Davyskiba è stato impressionante al servizio (3 ace per lui), l’eterno Santiago Orduna (MVP di giornata) sontuoso in regia e il libero Federici una macchina in seconda linea. Piacenza, alla sua prima sconfitta stagionale, ha pagato la giornata negativa del suo principale terminale offensivo, Lagumdzija, ottimamente imbrigliato dal muro monzese, così come del subentrato Stern, anch’esso incapace di incidere in attacco. Situazioni che non hanno consentito agli uomini di Lorenzo Bernardi di trovare il giusto ritmo in attacco, fattore che la squadra ha pagato soprattutto nei momenti caldi dei vari parziali.
L’altro big match di giornata è stato quello andato in scena a Perugia, dove nell’inferno degli oltre duemila presenti al PalaBarton, la Sir Safety Conad Perugia ha travolto l’Itas Trentino con un netto 3-0, sorpassandolo in classifica e vendicando la sconfitta subita nella recente semifinale di Supercoppa. Una Perugia in crescita esponenziale che grazie ai suoi straordinari battitori è riuscita a mettere in costante pressione la ricezione trentina (12 ace per gli uomini di Nikola Grbic) per poi completare l’opera con un’attenta correlazione muro-difesa (8 i muri vincenti) che non ha dato scampo agli attaccanti di Angelo Lorenzetti. Il magro bottino portato a casa da attaccanti di razza quali Kaziyski (5 punti), Lisinac (3 punti), Pinali (9 punti), Lavia (5 punti) e Podrascanin (7 punti) sintetizza l’andamento del match. Non da meno la fase side out con gli umbri, migliori sia in ricezione (56% di positiva contro 39%) che in attacco (57% contro il 40%) con i due posti quattro autori di una gara da incorniciare, ricezione compresa. Wilfredo Leon, MVP di giornata, autore di 21 punti, 2 muri e soprattutto 7 ace che lo assestano al secondo posto nella classifica delle battute vincenti, dietro solo al monzese Grozer e lo statunitense Matt Anderson, superlativo in ogni fondamentale con un eccellente 69% in attacco. Il tutto sostenuto dalla distribuzione di un attento Simone Giannelli capace di portare in dote alla propria squadra anche cinque punti. Trento, che ha fatto di tutto per cercare di rimanere attaccata alla gara con un ottimo Podrascanin (83% in attacco) e un buon Pinali (9 punti con il 53% di efficacia) ha sofferto oltremodo il servizio umbro non riuscendo alla lunga a tenere il ritmo imposto da Giannelli e compagni.
Una domenica quella appena trascorsa che, esattamente come nel gennaio 2019, ha visto il Mediolanum Forum di Assago tornare ad essere per un giorno la casa di una bella Allianz Powervolley Milano. Squadra quest’ultima che, davanti a ben cinquemila spettatori, ha lottato con tutte le forze a sua disposizione contro i campioni d’Italia della Cucine Lube Civitanova senza però riuscire a portare a casa punti. Un 3-0 finale quello ad appannaggio dei cucinieri apparentemente netto ma nella realtà dei fatti alquanto combattuto, come dimostrano i parziali di 26-28, 26-28 e 23-25 con i marchigiani autori di soli sei punti in più rispetto agli uomini di Roberto Piazza. Lube che grazie al recupero di Jiri Kovar ha potuto schierare il fuoriclasse De Cecco in cabina di regia con il gioco, soprattutto quello al centro, che ne ha guadagnato evidenti benefici. Di spessore le prestazioni dei due centrali: Robertlandy Simon (miglior muratore della gara con 4 muri vincenti e best scorer nella classifica dei migliori muratori di Superlega con 16 muri) e ancor di più Simone Anzani (MVP della gara) che hanno dato solidità alla correlazione muro-difesa, chiave di volta della vittoria Lube. In casa meneghina Patry con 19 punti si è rivelato essere il miglior bomber e battitore di giornate (3 ace), sorretto a sua volta da un buon Jaeschke (14 i punti per l’americano). Una Milano che ha pagato a caro prezzo alcune opportunità gettate al vento nei primi due parziali con scelte non sempre lucidissime che l’hanno fortemente penalizzata in termini di risultato finale. Civitanova si è quindi portata a casa il match grazie ad una gara sofferta, non particolarmente bella da un punto di vista tecnico, ma di grande sostanza. Tre punti che, pur non cancellando il momento particolarmente teso e delicato dovuto alle recenti sconfitte patite sia in campionato che in Supercoppa, consentono a Blengini e ai suoi di poter restare agganciati ai vertici della classifica in attesa di tempi migliori.
La sfuriata dei giorni scorsi da parte di Pippo Callipo pare non aver sortito gli effetti sperati con Vibo Valentia costretta ad inchinarsi anche al cospetto di una Top Volley Cisterna alla sua prima vittoria stagionale tra le mura amiche. Gara a lungo equilibrata quella tra i calabresi ed i pontini (97 punti in 4 set per Cisterna contro 93 per Vibo) con coach Fabio Soli che, schierando il neoacquisto Pippo Lanza (contratto a tempo con Cisterna per l’ex azzurro) e proponendo una squadra aggressiva e determinata è riuscito a portarsi a casa l’intero bottino. Il canadese Stephen Maar (MVP, 51% in attacco e 23 punti), miglior marcatore della gara e a tratti infermabile, il baby Tommaso Rinaldi (11 punti e 56% in attacco) e Arthur Szwarc (22 punti e sempre più a suo agio nel ruolo di opposto) le principali frecce nella faretra di Michele Baranowicz, autore oltreché di una sapiente regia anche di 3 muri punto. Per Vibo, alla quarta sconfitta consecutiva, si è trattato di una gara piuttosto simile alle precedenti. Una discreta mole di gioco sviluppata ma la grande difficoltà a chiudere a proprio favore le azioni determinanti nei finali di set. Una squadra che, quanto meno per ora, sta pagando oltremodo il profondo rinnovamento operato nell’ultima sessione di mercato con la rinuncia a giocatori di grande caratura tecnica e morale, quali l’oppostone Aboubacar, i due posti quattro De Falco e Rossard ed i due centrali Chinenyeze e Cester.
Prima gioia stagionale per la Verona Volley che con un 3-2 sulla Gioiella Prisma Taranto giunto al termine di due entusiasmanti ore di gioco si è guadagnata i primi punti in classifica con coach Radostin Stoytchev cha ha consegnando le chiavi di casa all’esperto palleggiatore Raphael, schierato in regia al posto del nostrano Luca Spirito. Brasiliano che lo ha ripagato con una prestazione di grande qualità (MVP di giornata) proponendo un gioco fluido ed un’oculata distribuzione sui vari attaccanti, chiamati in causa tutti con maggior continuità rispetto alle precedenti gare. Schiacciatori che da par loro hanno risposto presente, con il giovane Magalini autore di 15 punti, Jensen 16, e soprattutto Mozic che con i 25 punti conquistati contro i pugliesi sorpassa il turco Lagumdzija e diventa il capocannoniere di Superlega con 110 punti complessivi (5,79 a set). Per gli uomini di Vicenzo Di Pinto le note positive sono giunte da uno stratosferico Giulio Sabbi (31 punti e 4 muri), dal centrale classe 1997 Gabriele Di Martino (5 muri punto per lui) e dal prezioso punto conquistato in trasferta contro una diretta concorrente per la salvezza.
Infine, una Leo Shoes PerkinElmer Modena che, corsara nel derby emiliano romagnolo disputatosi al Pala de Andrè, ha riscattato l’amara sconfitta casalinga con Piacenza contro una tenace e battagliera Consar RCM. Per la prima volta in stagione in casa gialloblù si è visto quello che potrà essere il vero Yoandy Leal (MVP della gara e miglior marcatore della gara con 17 punti alla pari del ravennate Klapwijk) che nel finale del terzo set, con Ravenna avanti 24-21, si è caricato l’intera squadra sulle spalle, prima annullando tre set ball per poi consegnare con un ace il 3-0 finale ai propri compagni. Vittoria che non scaccia per intero i fantasmi modenesi con un Ngapeth ancora a marce ridotte (8 punti per lui) così come un Nimir Abdel-Aziz (10 punti) solo lontano parente dello straordinario fromboliere ammirato nelle annate disputate a Trento e Milano. Ravenna (fanalino di coda della Superlega con un solo punto) ha mostrato buone individualità in Klapwijk e Ljaftov pur e pur non essendo quelle come questa le gare nelle quali si giocherà la permanenza nella massima serie, dovrà nel più breve tempo possibile efficientare il proprio gioco, a partire da una miglior linea di ricezione in grande sofferenza per buona parte del match contro Modena.