Ottavi di finale
Turchia – Rep. Ceca 3-1 (25-13, 22-25, 25-14, 25-13) – il tabellino
Croazia – Francia 2-3 (25-16, 21-25, 25-22, 22-25, 12-15) – il tabellino
MODENA – In archivio i primi due ottavi di finale di giornata.
A Plovdiv la Turchia di Guidetti, pur senza Boz (rientrata a Istanbul causa covid, ma potrebbe tornare in gruppo più avanti se si negativizzerà) e Ismailoglu (distorsione alla caviglia, ma la giovane Senoglu non la fa certo rimpiangere) liquida 3-1 la Rep. Ceca con parziali pesantissimi nel primo, terzo e quarto set. Gli 8 errori in attacco delle turche nel 2° set consentono invece alla Rep. Ceca di vincere il set della bandiera. Baladin è la top scorer con 19 punti e il 55% in att. mentre nella Rep. Ceca spicca in negativo l’1/21 in att. di Kossanyiova con 1 errore e 7 murate (-33% di eff.). Da segnalare anche la nutrita e calorosa presenza di tifosi turchi sugli spalti.
A Belgrado si ferma il cammino della Croazia di Santarelli e della top scorer Fabris (26 punti). A volare ai quarti col secondo colpaccio consecutivo è la Francia che inizia a raccogliere i frutti del lavoro di coach Rousseaux in prospettiva olimpica. Dopo un primo set da dimenticare in cui la Croazia vince a 16 attaccando col 71% di squadra le transalpine riaggiustano ricezione (4 ace subiti e 8 errori nel primo set, 0 ace subiti e 3 nel resto della partita), muro e difesa ed inizia una partita combattuta con tutti i set risolti per pochi punti. Nel tie-break la Francia allunga dopo il cambio di campo con 2 punti consecutivi (da 7-8 a 7-10) e poi s’invola verso il successo con 2 muri consecutivi di Gicquel e Sylves (8-13). La Croazia rosicchia un break (10-13) ed annulla 2 match point (12-14) con la Francia che non chiude più in attacco. Ci pensa allora un muro di Sylves su Fabris a chiudere la contesa: 12-15. 52 punti in 3 per le “italiane” Gicquel (25), Cazaute (17) e Sylves (10), ma ne mette 18 anche Rotar.