MODENA – La Coppa Italia di A1 femminile annaspa. L’ossessiva “necessità” di passerella del vertice supremo di Legadonne, che freme per potersi far fotografare al fianco del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sta creando non pochi disagi a quelli che dovrebbero essere i protagonisti dello sport, società, atlete e tifosi.
E così, dopo la beffa Pinerolo costretta a cedere la qualificazione a tavolino senza giocare i Quarti di finale per (beffa delle beffe) essere risultata positiva al covid19 in prossimità della data nella quale era stato posticipato l’impegno per precedenti positività nel gruppo squadra della Futura Busto Arsizio; dopo il posticipo dell’intera ultima giornata di andata (quando almeno una/due gare potevano essere giocate con la possibilità di un’altra classifica avulsa); dopo essere stati costretti per i tempi ristretti a ricorrere per la prima volta nella storia alla classifica avulsa nonostante ad inizio stagione non si sia pensato di fare “cassa” con qualche turno infrasettimanale in più (disponibili slot a ottobre e novembre); dopo il posticipo di Scandicci – Busto Arsizio al 3 gennaio che renderà ancora una volta non regolare e paritaria la condizione dell’ultima qualificata… bene, nonostante tutto questo si gioca.
Ma non ultimo è esploso come tema di discussione anche la semifinale calendariata in un giorno lavorativo, in barba alla prassi del weekend che favorisce le tifoserie.
Se fino a qualche anno fa in cerca di consensi lo #Sceriffodeldopingamministrativo Mauro Fabris lisciava il pelo alle tifoserie con i “cestini da viaggio” oggi, in una fase di fine mandato (se ne andrà il 2023, se gli dei della Pallavolo lo vorranno) spara gli ultimi colpi in cerca di nuove foto per l’album dei ricordi. Evidentemente quella in primo piano con Mattarella è troppo ghiotta dopo essere stato messo ai margini nella celebrazione delle nazionali.
QUESTO IL COMUNICATO DELLA GIOVENTÙ GIALLOBLU, I TIFOSI DELL’IMOCO CONEGLIANO
Come miglior pubblico pallavolistico d’Italia, ci troviamo costretti a fare questo comunicato di gruppo ufficiale, in data odierna (29/12, NDR), per il susseguirsi degli episodi successi in questi giorni, riguardanti la “gestione” organizzativa della Coppa Italia e le nuove normative adottate negli stadi e nei palazzetti.
Troviamo francamente INACCETTABILE il trattamento riservato al tifo organizzato per i quarti di finale di domani al Palaverde e la Final 4 di Roma del 5/6 gennaio prossimi.
-QUARTI DI FINALE 30/12/2021
L’orario della partita fissato alle ore 18.00 e comunicato ufficialmente solo pochi giorni fa, è a dir poco IMBARAZZANTE. Trattandosi di un comune e normalissimo giorno lavorativo, ci vede IMPOSSIBILITATI a presenziare alla partita, dati gli impegni lavorativi di ognuno di noi.
-BIGLIETTI FINAL 4 ROMA 5/6 GENNAIO
L’organizzazione di questa competizione dovrebbe capire che relegare al terzo anello (al PalaEur, mica in un palasport normale, quindi molto distanti dal campo, ndr), in una competizione cosi importante, la tifoseria organizzata della squadra più titolata degli ultimi anni è una CHIARA E PALESE mancanza di rispetto nei nostri confronti e nei confronti di tutta quella gente che è pronta a farsi 1200 km per incitare le proprie giocatrici a questo evento, rischiando di non farsi minimamente sentire all’interno di un palazzetto alquanto dispersivo.
-DATE FINAL 4 ROMA 5/6 GENNAIO
Riteniamo opportuno sottolineare, SEBBENE SCONTATO, come il 5 gennaio sia una giornata LAVORATIVA. Fissare una partita nel primo pomeriggio, significa togliere la possibilità a molti di noi di poter seguire (a 600 km da casa) la propria squadra. Non la troviamo una soluzione corretta verso chi ama questo sport ed investe tempo, risorse e soldi a beneficio anche di TUTTO IL MOVIMENTO.
– NORMATIVE STADI E PALAZZETTI.
Dopo oltre un anno vissuto tra TV e streaming, siamo ritornati da ottobre al Palaverde, nel rispetto delle regole previste (green pass, misura della temperatura, mascherina, ecc.). Ora ci ritroviamo con una nuova, ennesima, disposizione sulle regole da rispettare in stadi e palazzetti. L’obbligo di indossare una mascherina FFP2 e non una chirurgica (rendendo di fatto impossibile un incitamento alla squadra) e il DIVIETO di mangiare/bere al proprio posto ci lascia perplessi, ancora di più se viene invece confermata la possibilità di mangiare/bere nei corridoi all’interno del palazzetto stesso!!!
Per chi, come noi, ha nel tifo spassionato il suo punto di forza, tutto questo lascia una grande delusione
Ovviamente tutto ciò non andrà ad influire il nostro supporto SEMPRE PRESENTE a squadra, staff e società che, ora piu che mai, avranno bisogno di noi.
Adesso ci siamo stancati, ed è arrivata l’ora di farci sentire.
GIOVENTÙ GIALLOBLU