SIR SICOMA MONINI PERUGIA – LEO SHOES MODENA 3-0 LIVE (25-23, 25-18, 25-21). Golden set: 15-5)
PERUGIA – La Sir Sicoma Monini Perugia è la prima semifinalista della Champions League 2020/21.
PIU’ E I MENO – in aggiornamento
LA CHIAVE – in aggiornamento
SESTETTI – Nessuna sorpresa nel 6+1 di Heynen che si affida a Travica-Ter Horst diagonale di posto due, Solé-Ricci al centro, Leon e Plotnytskyi in banda e Colaci a comandare la seconda linea. Giani risponde con Christenson in regia e Vettori opposto, Stankovic e Mazzone centrali, Petric e Lavia in posto quattro e Grebennikov a guidare la seconda linea.
LA PARTITA – Botta e risposta in avvio, poi è Stankovic da fondo campo a caricare i suoi (8-10), che allungano con il muro di Vettori su Leon (11-14). Percentuali basse in attacco per entrambe le formazioni (42% a 31%) e tanti errori diretti (8 a 10); Plotnytskyi è il top-scorer insieme a Leon a quota cinque, ed è proprio un suo muro ad impattare (18-18). Petric (1 su 8, 12%) spara fuori ridando il vantaggio a Perugia (20-19), Ricci ferma Stankovic (22-20) e la rete Vettori (24-21); l’ace di Petric annulla anche il secondo set-point, ma non basta; è Leon a chiudere.
Modena riparte meglio (4-6), Mazzone allunga e costringe Heynen al time-out (5-8); alla ripresa Leon è una furia e va a segno cinque volte (una al servizio), il muro di Ricci (tre personali) conclude un break fondamentale per la Sir (11-8). Vettori è il migliore dei suoi (7 centri), Petric invece continua a faticare (1 su 7); Muzaj subentra in prima linea, trovando il primo punto in maglia Block Devils (16-13). Il turno al servizio di Leon (un ace a 130 km/h) vale lo strappo decisivo (23-16); l’affondo di Plotnytskyi vale il raddoppio.
L’inerzia non cambia nel terzo set, Perugia vola al servizio con Ter Horst (6-4), Solé (10-7) e Leon (14-9); Giani prova a mischiare le carte, inserendo Karlitzek e Porro. Le distanze si riducono (17-15), ma Perugia non trema, grazie anche all’ingresso di Muzaj, che va a segno altre due volte (22-16); Modena sbaglia troppo (altri 10 errori diretti), regalando tanti match-point (24-18), è Plotnytskyi (71%) a chiudere al quarto tentativo.