MODENA – 4 scudetti, 4 coppe Italia, Supercoppe, coppe europee ma soprattutto l’oro europeo 2007, 4 medaglie al Grand Prix, un oro alla Coppa del Mondo 2007 in maglia azzurra da 2002 al 2016, Martina Guiggi, dopo oltre 20 anni di attività sportiva ha appeso le scarpette al chiodo.
La centrale toscana, moglie dell’opposto Mitar Djuric e mamma di due bambine, lo ha annunciato con un post instagram.
di Martina Guiggi
Ed eccomi qui… Avrei dovuto già fare questo post mesi fa… ma sono stata super impegnata
Sono arrivata anche io ai titoli di coda ed al momento dei ringraziamenti…
C’è sempre un po’ di tristezza e nostalgia nel dire definitivamente addio ad uno sport che ti ha dato tanto ed a cui hai donato tutta te stessa. Nel mio caso la gioia di diventare mamma, per la seconda volta, ha cancellato tutta la malinconia che si porta dietro questo momento… Essere madre mi ha regalato una felicità immensa che non proverò neanche a descrivere, perché fino a che non si prova non si può spiegare.
Ma come salutare il mio primo grande amore?
Mi limiterò a ringraziare tutti i meravigliosi allenatori con cui ho avuto l’onore di lavorare: Luciano Pedullà, Jenny Lang Ping, Marcello Abbondanza , Zé Roberto, Angelo Vercesi Riccardo Marchesi, Paolo Tofoli, Giovanni Caprara Stefano Lavarini, Davide Mazzanti, Massimo Barbolini, Marco Bonitta e tutti i loro collaboratori.
Ringrazio tutte le migliori società del nostro bellissimo campionato in cui ho militato: tra tutte la mia amata Scavolini Pesaro e la grande Novara... e tutte le compagne di avventura che ho conosciuto in questi 20 anni con tante delle quali è nata un amicizia grande anche fuori dal campo… 20 anni di carriera da incorniciare in cui ho perso e vinto tantissimo, in cui ho provato emozioni forti. Ho avuto l’onore per tanti anni di vestire anche la maglia Azzurra e rappresentare il mio paese in tutte le manifestazioni internazionali… Europei, Mondiali, Grand Prix, Olimpiadi… Avere il brivido di cantare il nostro inno ad ogni partita e per una stagione di esserne stata anche capitano è stata un’esperienza unica.
Pallavolo ti porterò sempre nel mio cuore e spero un giorno, anche le nostre figlie seguiranno la nostra strada Mitar Djuric così continueremo ad andare nei palazzetti anche se da spettatori.