di Simone Serafini
MODENA – Parafrasando il grande Mario Ferretti, una squadra sola può essere al comando dei pronostici del 77° campionato di serie A1 femminile che prende il via oggi. Le 65 partite vinte consecutivamente, non solo nei confini italici, sono il biglietto da visita con cui l’Imoco Conegliano si presenta ai nastri di partenza. Tutti contro Conegliano allora il titolo di questo film che terminerà a metà maggio con la finale playoff. Sarà un viaggio però per nulla scontato e affascinante. Perché confermarsi e vincere sempre diventa sempre più difficile, e i record e le strisce di imbattibilità sono fatti per cadere. Perché il lotto delle “aspiranti reginicidie” è ampio e agguerrito. Perché tornano le due retrocessioni (un anno fa una sola, Brescia) e anche in questo senso la lotta (sportiva) sarà cruenta e incerta. Perché il livello del campionato è molto alto, con tante tra le migliori giocatrici del panorama internazionale, con tantissimi tecnici bravissimi, con molte giovani che vorranno mettersi in mostra e crescere.
IL PROGRAMMA DELLA PRIMA GIORNATA
LE REGINE… – Di Conegliano si sa già tutto. Campione d’Italia e d’Europa in carica, non perde una gara ufficiale da dicembre 2019. Quando si allungano le strisce vincenti e si inizia a parlare di record storici, solitamente sale la pressione, perché ogni partita viene vista come di portata storica, perché potrebbe essere quella che interrompe la serie. Eppure l’Imoco praticamente da due anni non perde mai e procede vento in poppa. Anche quando, come la recente Supercoppa, le avversarie giocano alla grande e hanno chances per vincerla. Ma alla fine il cinismo di Egonu e compagne ha prevalso. La Consapevolezza (con la C maiuscola non a caso) aiuta e non poco. Ci si chiede “chi fermerà Conegliano”, e ciò accadrà prima o poi. Ma quando conterà veramente (playoff) la favorita numero sarà sempre la squadra di Santarelli.
…E LA CACCIA ALLE REGINE – Il casting per la detronizzazione racchiude più compagini. Novara in primis, che è temporalmente l’ultima antagonista, Monza e Scandicci. Tutte e tre hanno volti nuovi tra le loro fila un grosso potenziale. Hanno aggiunto pedine nel proprio scacchiere proprio per raggiungere Conegliano. La squadra di Lavarini ha puntato le sue fiches su Karakurt e Rosamaria, innesti su un impianto già rodato.
Monza parla serbo, con gli acquisti della giovane Lazovic e di Mihailovic, avversarie estive delle azzurre a Tokyo e agli Europei. Scandicci di coach Barbolini è abbastanza rivoluzionata rispetto alla passata edizione, con la curiosità di vedere la schiacciatrice verdeoro Natalia sui nostri taraflex insieme a Lippman.
Infine Busto Arsizio, quella che ha cambiato meno in estate. Sulla carta le quattro papabili “aspiranti regine” sono queste. Ma appunto, sulla carta. Sarà il campo a dare i verdetti, considerando che essendo tutti sestetti quasi completamente nuovi (specie le prime tre) il tempo tecnico di assemblamento ci sarà
LE ALTRE – In un’ipotetica griglia di partenza in seconda fila si trovano Chieri, Trento e Cuneo. La prima lo scorso anno ha stupito nella prima parte di stagione. Le trentine vogliono confermare la grande annata scorsa, quando era una matricola appena arrivata al grande ballo. Cuneo come sempre punta sulle giovani, sia italiane che straniere. Ma occhio alle neopromosse Roma e Vallefoglia. Quest’ultima ha fatto investimenti importanti, un nome su tutte Kosheleva, mentre le capitoline puntano sull’entusiasmo di un roster giovanissimo. Casalmaggiore con l’acquisto last minute della Rahimova ha messo un pezzo da novanta nel suo roster. Bergamo e Perugia anche si sono rinforzate nella sessione di mercato.
LIVELLO MONDIALE E OCCHIO ALLE GIOVANI – Finita la carrellata delle partecipanti, si possono fare alcune considerazioni. Intanto è che il livello in generale si è alzato tantissimo. I roster di tutte le squadre si sono rinforzati tutti. Non si può neanche dire che ci sia stato il classico “colpo di mercato”, perché praticamente tutte le squadre hanno fatto il loro “colpo di mercato”, ovviamente in base alle proprie possibilità e alle proprie ambizioni. Da spettatori neutrali sarà quindi un piacere ritrovare vecchie conoscenze ma anche assaporare le prestazioni di nuove giocatrici che non erano in Italia. La speranza sempre degli spettatori neutrali è quella di veder anche le giovani italiane protagoniste in estate (tra under e seniores) ritagliarsi spazi importanti in questo che si annuncia uno splendido campionato. Trento e Roma mostrano coraggio nel proporre in campo tante ragazze alle loro prime esperienze.
NOVITA’ TECNICO TATTICHE IN VISTA? – Gli Stati Uniti all’Olimpiade hanno mostrato una piccola controtendenza. Hanno “rallentato” il gioco nelle situazioni di ricezione staccata e spostata da rete (la cosiddetta “rice esclamativa”, per capirsi la palla ricevuta è all’incirca a cavallo della linea dei tre metri), privilegiando come dicono loro il “ball control” a scapito della rapidità delle alzate (e di conseguenza più difficili da gestire manualmente dalle schiacciatrici). Un piccolo ritorno al passato in un universo che va sempre più di corsa, e il mondo del volley non fa eccezione. Siccome USA ha vinto l’oro, e di solito chi vince fa scuola, chissà se qualcuno seguirà la linea tracciata. Poi sarà interessante seguire l’evoluzione della gestione del servizio. Vedremo se questo campionato confermerà la tendenza vista negli ultimi tempi, con la battuta più decisiva rispetto al passato, sia salto spin che salto flot, con un’impronta più da volley maschile dove ormai il servizio ha un peso incredibile sulla dinamica del gioco.