La Women’s Tennis Association (Wta) ha annunciato la “sospensione immediata di tutti i tornei in Cina e Hong Kong” per via della condizione ancora non chiara della tennista Peng Shuai. Lo ha annunciato il presidente della Wta, Steve Simon, dicendo di “nutrire seri dubbi” sul fatto che l’atleta “sia libera, al sicuro e non soggetta a censura e intimidazione. In tutta coscienza, non vedo como posso chiedere alle nostre atlete di gareggiare lì”, ha spiegato Simon in un comunicato. “Quando il 2 novembre 2021 Peng Shuai ha pubblicato un’accusa di violenza sessuale nei confronti di un alto funzionario del governo cinese, la Women’s Tennis Association ha riconosciuto che il messaggio di Peng Shuai doveva essere ascoltato e preso sul serio. Le giocatrici della Wta, per non parlare delle donne di tutto il mondo, non meritano niente di meno“, scrive Steve Simon, ceo della Wta. “Da quel momento in poi, Peng Shuai ha dimostrato l’importanza di parlare, in particolare quando si tratta di aggressioni sessuali, e specialmente quando sono coinvolte persone potenti. Come ha detto Peng nel suo post, ‘Anche se è come un uovo che colpisce una roccia, o se sono come una falena attratta dalla fiamma, che invita all’autodistruzione, dirò la verità su di te’. Ammiro la sua forza e il suo coraggio”, prosegue Simon. “La Wta è stata chiara su ciò che è necessario qui e ribadiamo la nostra richiesta di un’indagine completa e trasparente, senza censura, sull’accusa di violenza sessuale di Peng Shuai -sottolinea in un altro passaggio del messaggio pubblicato sul sito della Wta-. Niente di tutto questo è accettabile né può diventare accettabile. Se le persone potenti possono sopprimere le voci delle donne e nascondere le accuse di aggressione sessuale sotto il tappeto, allora la base su cui è stata fondata la Wta – l’uguaglianza per le donne – subirebbe un’immensa battuta d’arresto. Non voglio e non posso permettere che ciò accada alla Wta e alle sue giocatrici. Di conseguenza, e con il pieno supporto del Consiglio di amministrazione, annuncio l’immediata sospensione di tutti i tornei Wta in Cina, compreso Hong Kong. In buona coscienza, non vedo come posso chiedere ai nostri atleti di gareggiare lì quando Peng Shuai non è autorizzata a comunicare liberamente e sarebbe stata messa sotto pressione per contraddire la sua accusa di violenza sessuale”
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