Sara Errani ha parlato della sua squalifica per doping ai microfoni di Behind The Racquet: “A volte mi chiedo, perché lo sto facendo? Perché gioco ancora? È davvero dura, forse dovrei smettere.
Non ho più 20 anni ma a dire il vero non ho pensato tanto a tutto ciò, ho intenzione di superare i momenti difficili e non scappare da loro. Lo scorso anno ho vissuto una fase molto difficile, giocavo senza divertirmi e avevo dei fantasmi nella testa difficili da gestire.
Non è stato affatto facile, ma ho lottato molto e lavorato per superarlo. Sono qui perché amo il tennis, amo giocare e voglio avere buone sensazioni quanto entro in campo.”
Squalifica: “La prima volta ho avuto una sospensione di due mesi, ma ero incredula perché non avevo fatto nulla.
Sono ripartita dalla posizione numero 208 e sono tornata in breve tempo nelle prime 100, il mio stesso paese però era contro di me, è stato incredibile. L’ITF mi diede una sospensione di due mesi e dissero che non era giusto e dovevo essere penalizzata per più mesi, ho aspettato sette mesi per avere risposte certe.
Credo sia una cosa mai accaduta nella storia di questo sport. Ho giocato poi con questo tarlo nella testa e poi mi hanno fermato per altri otto mesi. A quel punto credo che era difficile continuare, soprattutto sapendo che non avevi fatto niente.”
“Ancora una volta ho dovuto ricominciare, ma ora sono felice e sono entusiasta di essermi qualificata per Dubai e per l’Australia. Sono leggermente fuori dalla Top 100, ma l’importante è che in campo mi senta davvero bene”.