L’ex tennista russo Mikhail Youzhny, l’attuale allenatore di Denis Shapovalov e ex top ten, ha rilasciato questo sabato un’intervista al sito web “Championat” in cui ha criticato la mancanza di ambizione di Novak Djokovic nel rettilineo finale della stagione, applaudendo al contempo l’atteggiamento di Rafael Nadal.
“Quello che è successo agli US Open, è ovviamente ormai accaduto. Ma se si guarda al suo stato psicologico, nonostante abbia vinto il titolo a Roma e tutto quello che gli è costato dopo non ha avuto più lo stesso stato emotivo dopo la quarantena. Djokovic voleva finire l’anno come numero uno del mondo ed è successo a Vienna. Ma quando è riuscito a confermarlo, semplicemente non è sceso in campo contro Sonego. Non voleva giocare”.
Il russo ha parlato poi del famigerato episodio degli US Open. “Djokovic non ha smesso di giocare dall’inizio dell’anno. Non ha perso una partita prima degli US Open, ma ha avuto un piccolo incidente nel rettilineo finale del primo set contro Pablo Carreño e ha reagito come sapete. Poi da li qualcosa è cambiato. Raramente ho visto Djokovic urlare contro il giudice di linea come ha fatto a Roma. E nessuno ha visto un Novak così come nella finale del Roland Garros, nemmeno lui stesso”.
Youzhny ha anche elogiato Rafa Nadal e la sua strategia di non giocare Cincinnati e agli US Open per concentrarsi sul Roland Garros. “Credo che Nadal abbia sfruttato al massimo le sue possibilità. Sentiva che sarebbe stato dannoso per lui andare negli Stati Uniti e così ha fatto. Questo lo distingue dagli altri”.