Jannik Sinner sbarca nei quarti di finale del Masters 1000 di Miami superando il finlandese Emil Ruusuvuori, 6-3 6-2 lo score del match. Davvero una prestazione maiuscola per l’azzurro, tennis solido e vincente, sostenuto oggi da una giornata al rovescio clamorosa. Ma tutto il gioco di Jannik oggi ha funzionato molto bene, in una partita che dallo score pare facile ma che in realtà nascondeva più di un’insidia. Infatti Ruusuvuori è tennista giovane ma solido, in netta ascesa e grande fiducia. È molto ben preparato fisicamente, produce un tennis potente e preciso, non così diverso da quello di Sinner; e tutti sappiamo che giocare “a specchio” può rivelarsi complicato, soprattutto quando arriva una di quelle giornate in cui non tutto gira bene e trovare una chiave per uscirne può essere difficile.
Per fortuna oggi Jannik è stato bravissimo, e oggettivamente superiore all’avversario (dal quale aveva perso l’unico confronto diretto). L’inizio è stato l’unico momento critico: Sinner ha perso malamente il servizio, ma ha reagito subito con un contro break; quindi ha trovato tre bei punti nell’ottavo game, il momento decisivo, uno strappo ottenuto passando da difesa ad attacco e con risposte aggressive. Stesso copione per il break nel terzo game del secondo set. È stato Jannik ad alzare il livello e prendersi i punti decisivi. Di forza, anzi di prepotenza fisica, tecnica e mentale.
Qua sta tutta la bravura dell’azzurro, che ha fatto sembrare semplicissime cose affatto facili. Era una sorta di partita a scacchi tra due giovani amano costruire i punti in progressione, spingendo dal centro del campo per aprirsi un varco ed entrare con un’accelerazione definitiva (o quasi) in avanzamento, senza arretrare e con un’eccellente ricerca della palla con i piedi. Appena uno dei due accorciava, l’altro era subito pronto ad approfittarne per guadagnare campo e chiudere con un paio di colpi aggressivi. Sinner ha vinto – nettamente alla fine – perché è stato più aggressivo nei momenti chiave, ha alzato il livello nelle fasi più delicate con colpi potenti, precisi, rischiosi ma non troppo. Calcolati. È stato lucido, veloce di gambe e pensiero accelerando a tutta e venendo a rete quando portato avanti dalla spinta. Sentire il momento per lo strappo e la giocata è la qualità che fa la differenza tra il buon giocatore e il campione.
Ruusuvuori ha tenuto finché ha potuto, non è riuscito a reggere la massima spinta di Sinner quando l’azzurro ha accelerato al massimo, andando fuori giri o non contenendo in difesa. Ha servito discretamente Jannik, meglio come percentuali che come punti diretti, ma con la sua progressione oggi non ne ha avuto nemmeno bisogno. Sinner ha convinto in risposta, capitalizzando con freddezza le chance sulla seconda palla; ed ha incantato col rovescio, oggi davvero eccezionale per rapidità d’esecuzione, accuratezza ed angoli prodotti. Vedere Sinner che approccia la palla a sinistra con quella coordinazione, equilibrio e fluidità d’impatto è uno spettacolo, è un movimento sontuoso di una bellezza superiore. Bravo, bravissimo Sinner. Prova del 9 ampiamente superata, quarti raggiunti con un rivale (Bublik o Fritz) giocabilissimo. Avanti tutta Jannik!
Ecco la cronaca della partita.
Si inizia con oltre mezz’ora di ritardo per un problema inedito a “Occhio di falco”, e con giudici di linea tradizionali in campo. Sinner è il primo alla battuta, con un bel vento che sferza il campo. Aggressivo alla risposta Emil, diritti molto lunghi, Jannik si fa sorprendere due volte. 0-30. Rimedia trovando due prime di servizio solide, e via in campo a chiudere. Partenza un po’ lenta di Sinner con i piedi nella ricerca della palla, un rovescio banale muore in rete, e sulla prima palla break arriva un altro errore di rovescio. Break immediato per Ruusuvuori, forse Sinner è un po’ “imballato” per le scorie della durissima maratona con Khachanov del turno precedente. Entra in moto Jannik nel secondo game, spinge forte in risposta sul 30 pari e si procura la palla del contro break. Stavolta il rovescio dell’azzurro è chirurgico, inchioda Emil sulla diagonale cross e lo forza all’errore. Break Sinner, 1 pari. Il rovescio incrociato di Jannik è pesante e preciso, Ruusuvuori si fa trovare impreparato in contro piede, cede al pressing in progressione dell’altoatesino. 2-1 Sinner. Il finlandese è solido e preciso nel suo secondo turno di servizio: prime non velocissime ma ben piazzate, con ottima aderenza al campo accelera con drive veloci e un leggero spin di controllo, tenendo in mano l’iniziativa e muovendo Jannik. 2 pari. Il set avanza con scambi di 4-5 colpi, palla che corre veloce in prevalenza sulla diagonale di rovescio fino ad un cambio sul diritto. Non molti i vincenti, molti gli errori provocati dal forcing del rivale. Nel settimo game sul 30 pari un forcing impressionante di Emil nato da un’ottima risposta lo porta a palla break. Se la gioca da campione Sinner: prima potente, accelerazione violenta di diritto e via chiusura nel campo aperto. Lo schema preferito di Jannik, che risolto il problema chiude il game e si porta 4-3. Ottavo game, Jannik ribalta un paio di situazioni da difesa ad attacco, chiudendo molto bene sotto rete. Un doppio fallo sul 30 pari manda Sinner a palla break. L’azzurro trova una bella risposta (su di una seconda), tira una “sassata” col diritto sulla riga, Ruusuvuori è sorpreso dalla violenza e lunghezza della palla e stecca. Break Sinner, avanti 5-3 e servizio per chiudere il primo parziale. Ace e doppio fallo, quindi grande ritmo a ricacciare indietro il rivale, che era entrato forte sulla seconda dell’azzurro. Ruusuvuori rischia ma un rovescio lungo linea gli esce di un millimetro. Set Point Sinner. In rete la risposta del finlandese, 6-3 Sinner. Bravo l’azzurro a reagire subito al break in apertura e trovare tre ottimi punti nell’ottavo game, il momento decisivo.
Secondo set, Ruusuvuori alla battuta. Tiene il primo game in sicurezza; lo segue Sinner, a 15. Terzo game, Jannik spreca una buona chance dopo 4 recuperi clamorosi, centrando male il colpo più facile sotto rete (ma in debito di ossigeno!), sarebbe stata palla break. Come niente fosse, spinge di brutto nel punto seguente e si va ai vantaggi. Ruusuvuori ha perso la prima di servizio, è il momento per l’affondo. Arriva addirittura il doppio fallo, ecco la prima palla break del set per l’azzurro. Martella Jannik: sposta Emil con un paio rovesci, dal centro entra a tutta sulla palla più corta col diritto in avanzamento, il finlandese non contiene la bordata. Break Sinner, avanti 2-1 e servizio. Dopo meno di un’ora di gioco, l’azzurro è avanti un set e un break. Il rovescio cross oggi funziona benissimo, Sinner arriva con un timeng straordinario sulla palla e trova angolo e potenza con una facilità incredibile. Consolida il vantaggio Jannik, 3-1, resta in scia Ruusuvuori, 2-3. Nel settimo game Sinner approfitta di un errore in scambio di Emil sul 30 pari, guadagnando la palla del doppio break. Il finlandese ci prova, attacca la rete ma oggi il rovescio di Jannik è una sentenza: passante cross splendido, veloce e preciso, imprendibile. Break Sinner, avanti 5-2 e servizio, ad un passo dalla vittoria e l’approdo nei quarti del primo 1000 stagionale. Chiude 6-2, facendo il pugno verso il suo angolo. Vola Sinner, vola a sfidare nei quarti il vincente tra Bublik e Fritz. Un’altra sfida intrigante per l’azzurro, con vista semifinale…
Marco Mazzoni
Emil Ruusuvuori vs [21] Jannik Sinner