La celebre frase ‘è nata una stella’ è stata ormai sdoganata per Jannik Sinner che, dopo essersi preso tutti i riflettori del tennis italiano, è pronto a candidarsi per i vertici di quello mondiale. Alla terza apparizione in un Master1000, l’azzurro ha infatti conquistato ieri la sua prima finale a Miami.
Tantissimi in Italia siamo rimasti incollati alla tv assistendo all’impresa del 19enne di San Candido, aiutati anche dall’orario perfetto in prima serata. Sinner è andato sotto nel parziale, cedendo il primo set per 5-7, ma ha saputo reagire grazie a una solidità mentale senza pari.
La forza è nella testa
Indubbiamente quello che ha davvero impressionato tutti ieri sera è stata la sua solidità mentale. Nonostante l’esser andato sotto contro un avversario più esperto e più in alto in classifica, Jannik non ha avuto il minimo timore reverenziale. Ha continuato a martellare il suo gioco, cercando sempre il vincente.
Al termine della sfida, vinta 57 64 64, Sinner ha collezionato 37 vincenti e ben 53 errori forzati. Dati che dimostrano quanto coraggio abbia avuto rispetto all’avversario spagnolo che si è fermato a 12 colpi andati a segno e 39 errori.
Il cammino a Miami
Certamente il tabellone era stato benevolo con l’altoatesino che lungo il suo cammino aveva incontrato un solo vero ostacolo: il russo Khachanov ai sedicesimi. Proprio l’ex sovietico infatti era stato il solo ad avergli strappato un set. Anche in quel confronto si era palesata la grande forza mentale dell’azzurro che aveva rimontato dal primo set perso 4-6. La gara chiave del torneo della Florida per il nostro è svoltata con la vittoria al tie break di quell’incontro di secondo turno. Un 7-2 spaziale contro un bombardiere al servizio che aveva dato consapevolezza di potersela battere anche contro rivali favoriti dalla superficie.
Appena citabili sono gli altri incontri disputati da Sinner e vinti con totale autorità. Nell’ordine aveva fatto fuori senza patemi il francese Gaston al primo turno, il finlandese Ruusuvuori al terzo e il kazako Bublik ai quarti.
Prospettive di classifica
Con questa prima finale di un Master1000 in carriera, Sinner sale certamente al 21o posto del ranking ATP, suo miglior risultato vista la giovanissima carriera. Le prospettive sono però ancor più rosee dato che vincendo il torneo della Florida si isserebbe al 14o posto, tra i pochissimi nei top15 alla sua età.
A farci ulteriormente sperare in un rapido miglioramento sono i pochi punti da difendere ma, soprattutto, l’adattabilità del gioco dell’azzurro anche alle superfici veloci.