Cala il sipario sulla prima edizione torinese delle Atp Finals e per il presidente della Federtennis Angelo Binaghi è l’occasione per tracciare un primo bilancio. Un’edizione condizionata dalla pandemia ma che nonostante questo può considerarsi un successo: ” Abbiamo superato i 15miloni di incasso di biglietteria, in un anno senza pandemia contiamo di andare oltre i 20 milioni. Quella che è mancata quest’anno è la provenienza dall’estero. Dalla prossima edizione ci aspettiamo una grande crescita anche su quel fronte.
“Penalizzati dalla capienza ridotta al 60%”
Binaghi è anche tornato a parlare della polemica sulla capienza del Pala Alpitour: “Gli spettatori per noi sono fondamentali, rappresentano il primo gradino verso la pratica del nostro sport. Abbiamo sofferto e soffriamo per chi non è potuto entrare“. Alla vigilia della competizione, il Cts aveva deciso di riportare al 60% la capienza massima della struttura, che nei giorni precedenti era stata aumentata al 75%. Una decisione che ha costretto gli organizzatori della manifestazione ad annullare, tra le polemiche, una parte dei biglietti già venduti.
“Italia protagonista in campo e fuori”
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Al di là delle limitazioni imposte dalla pandemia il successo della competizione è confermato dai fatti e Binaghi non nasconde la sua soddisfazione: “Il tennis italiano trarrà un’ulteriore grande spinta da quanto fatto questa settimana. Noi italiani siamo stati protagonisti in campo e fuori. Siamo gratificati dai giudizi letti. I giocatori dicono che è stato un torneo straordinario, meglio di Londra. Lo dice anche chi non era presente, come Federer, e i direttori di altri tornei. Gente che capisce cosa significa organizzare da zero, per la prima volta, una manifestazione di questa portata, in un clima difficile come quello che stiamo vivendo”.
“Obiettivo far crescere l’evento di anno in anno”
“Con l’aiuto di tutti vogliamo far crescere questo evento di anno in anno fino a lasciarvi a bocca aperta”. Fondamentale in questa crescita il ruolo di Andrea Gaudenzi, presidente dell’Atp: “è il leader che mancava al tennis mondiale. Lui vuole che questa disciplina diventi il secondo o terzo sport nel mondo, noi puntiamo al primo posto. Lo dicono i numeri che dobbiamo puntare in alto: dobbiamo dare l’esempio, non possiamo avere obiettivi e ambizioni inferiori a quelli che oggi hanno i nostri giocatori“.