I numeri del Mise parlano chiaro: un litro di carburante verde costa 1,593 euro, in aumento rispetto all’1,588 euro di sette giorni fa. Il Codacons si dice preoccupato e prova a fare il punto sulle cause di questi prezzi, mentre ne risente anche il sistema agroalimentare, con il rincaro dei prezzi per i generi in commercio. In parole povere? Il prezzo della benzina continua a salire e tocca quote record. Vediamo i numeri nel dettaglio
Il confronto col 2020: +16,7%
Il diesel costa oggi 1,452 euro al litro, contro l’1,477 euro di una settimana fa. “Un litro di benzina costa oggi il 16,7% in più rispetto a maggio dello scorso anno, con un maggior esborso per un pieno di verde pari a +11,4 euro. Il gasolio costa il 15,7% in più su base annua, +9,85 euro per un pieno”, denuncia il Codacons.
Per le famiglie si parla di 273 euro in più rispetto a maggio 2020. L’aggravio non riguarda soltanto i carburanti ma anche una lunga lista di prodotti al dettaglio rincarati da questi aumenti: il costo della benzina influisce per il 30-35% su quelli di frutta e verdura.
Interviene anche Coldiretti
La Coldiretti, su dati Ismea, avvisa dell’effetto valanga sulla spesa per l’aumento dei costi di trasporto. Il presidente Ettore Prandini afferma: “Con il Pnrr serve anche agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma pure con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo”. Le conseguenze sono i danni alle opportunità di esportazione dei nostri prodotti, più cari a causa dei costi della logistica.
Auto ibrida plug-in, perchè noleggiarla: tutti i vantaggi e le detrazioni