Pneumatici ko, tempi altissimi e tanti interrogativi. È stata la peggiore prestazione della stagione per la Ferrari, con entrambi i piloti fuori dalla zona punti, Sainz undicesimo e Leclerc sedicesimo. Dal venerdì delle libere alla domenica della gara, i dati delle Rosse sono andati via via peggiorando: non si tratta di un peggiore adattamento alla pista francese, piuttosto di un problema strutturale che, per stessa ammissione dei protagonisti, appare di difficile rapida soluzione. A tratti l’inferiorità rispetto alle prime della classe è stata imbarazzante, al Paul Ricard: mai realmente in corsa rispetto alla Red Bull di Verstappen e alla Mercedes di Hamilton, sommando i vari sint, le due vetture di Maranello sono state capaci di prendere anche due secondi a giro. Troppo per parlare solo di una giornata storta: «Siamo andati male qui in Francia – ha detto il team principal Mattia Binotto – Non solo rispetto a Barcellona, ma rispetto a tutte le altre gare e anche a quanto visto venerdì: abbiamo disputato una brutta gara, fuori dai punti. Per noi si tratta di una batosta pensando in ottica classifica costruttori ed è evidente che qualcosa non abbia funzionato. Abbiamo avuto tanto “graining” e non ce lo aspettavamo, lo vedremo dalle analisi – ha detto –. Tra le ipotesi c’è il surriscaldamento delle gomme, serve analizzare e capire. Quest’anno a livello di temperatura delle gomme con il caldo siamo in difficoltà, erano problemi che sapevamo già di avere l’anno scorso e non c’è stata possibilità di intervenire perché tali interventi sono stati congelati a livello regolamentare. Non voglio anticipare analisi perché sarebbero premature. Bisogna analizzare dati e parlare con i piloti. Vedremo come correggere, e soprattutto, vedremo se ci riusciremo».
La frase di Leclerc che spaventa la Ferrari
Chi era reduce da due pole consecutive, a Montecarlo e Baku, e che già però partiva settimo dopo le Qualifiche era Charles Leclerc, precipitato in gara al sedicesimo posto. «Tocca a noi analizzare bene e capire perché siamo stati così lontani in gara. Sia Carlos sia io abbiamo fatto tantissima fatica, insieme al muretto abbiamo provato un ultimo pit-stop alla fine, ripartendo con le gomme medie per fare qualcosa di diverso e anche con i settaggi sul volante, con la guida però alla fine mangiavamo le gomme troppo velocemente… A breve termine non credo potremo migliorare, perché è un problema abbastanza grosso. Siamo ancora in tempo per fare bene per l’anno prossimo, ma dobbiamo veramente capire cosa ci stia rallentando».