Il Brasile concede il bis. Il 2 agosto 1945 i verdeoro guidati da Octacilio de Souza Braga si aggiudicano la 12esima edizione del campionato sudamericano maschile di basket scrivendo per la seconda volta, dopo il successo del 1939, il proprio nome nell’albo d’oro della manifestazione. A quell’edizione, ospitata dalla città di Guayaquil (Ecuador), parteciparono altre cinque squadre: l’Uruguay medaglia d’argento, l’Argentina (bronzo), il Cile la Colombia e i padroni di casa. Il torneo nacque nel 1930 e fu la prima competizione internazionale organizzata dalla Federazione Internazionale Pallacanestro, che ufficialmente fu fondata due anni più tardi. Dal 1945 all’ultima edizione, disputata nel 2016 a Caracas, in Venezuela, i brasiliani hanno collezionato 18 titoli, record di vittorie della manifestazione: campione in carica è il Venezuela, in quell’anno guidato da Nestor Garcia.
Gli accordi di Potsdam per l’abolizione della legislazione nazista
Nei documenti segreti veniva chiamata, in codice, “Terminal”. La storia l’ha ribattezzata Conferenza di Potsdam: il 2 agosto 1945 fu l’ultimo dei 34 giorni di questa lunga riunione dei capi di Stato alleati dell’Unione Sovietica (Stalin), degli Stati Uniti (Truman) e del Regno Unito (Churchill, cui subentrò Attlee il 28 luglio). Si ritrovarono presso il castello di Cecilienhof, vicino alla città tedesca di Potsdam, con l’obiettivo di discutere del futuro del mondo e di quello delle potenze sconfitte, Germania e Italia su tutte: in quell’occasione fu siglato l’accordo sui principi politici ed economici che avrebbero dovuto governare i territori tedeschi, tra i quali l’abolizione della legislazione nazista e l’epurazione dei membri del partito fondato da Hitler. La conferenza si svolse in un clima ottimistico, ma quegli accordi restarono presto privi di seguito a causa dello scoppio, due anni dopo, della Guerra Fredda.