Di Redazione
Tra le tante società allarmate dalle restrizioni imposte dal protocollo per la ripresa degli allenamenti emanato dalla Fipav c’è anche il Volley Genova Vgp, una delle principali società del capoluogo ligure. In un’intervista a La Repubblica Genova, il presidente Fabrizio Fossati fa notare: “Rischiamo di non riprendere. Avere un Covid Manager significa un impegno molto importante in termini di tempo e di responsabilità. Molte associazioni non hanno neppure un medico, tecnici e dirigenti dovranno anche occuparsi di sanificazione, in caso contrario sarà necessario avere un ulteriore addetto“.
Fossati pone l’accento sul tema dell’utilizzo delle palestre scolastiche, molto sentito dalle piccole società. “È chiaro – dice il dirigente ligure – che esiste il problema della responsabilità in strutture ad uso promiscuo. La preoccupazione che si percepisce è che possano esserci molti dubbi tra i dirigenti scolastici, i quali potrebbero non essere orientati a concedere nuovamente l’uso degli impianti“. E la ripresa rischia di diventare una chimera: “Siamo fermi da marzo. Sei mesi senza pallavolo, senza pallone, significa perdere tutto l’affiatamento, schemi, sensibilità di tocco, tempo di difesa, spostamento nel campo. Ritroveremo delle atlete nuove, da ricostruire anche mentalmente“.
Le attuali regole, dice Fossati, non lasciano molti margini: “Non ci sono le condizioni per ricominciare e forse manca l’utilità. Mi sono consultato con i miei allenatori: non sono sereni, e neppure le atlete. Con questo stato d’animo non c’è gioco o divertimento, la base di una società come la nostra. Siamo ancora in una situazione di contagio e, con tutti questi limiti, a mio parere è inutile allenarsi“.