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Trento: Mosna sulla chiusura. “Prevalse logiche da orticello”

TRENTO – “Resta l’amarezza di non essere riusciti a far capire a tutti l’importanza di continuare — dice il numero uno di Trentino volley e della Legavolley — Con un’estate senza impegni internazionali avremmo avuto tempo per provare a finire la stagione. Sarebbe bastata la buona volontà per dare un seguito agli sforzi economici e fisici compiuti finora giocando ogni tre giorni. Non digerisco il fatto che la pallavolo si sia arresa dando la vittoria al virus”.

Così Diego Mosna a Marco Vigarani sul Corriere del Trentino.

“Forse non tutti hanno compreso l’importanza di uscire dal proprio orticello per avere una visione allargata di quello che accadrà più avanti. Si è cercato di risparmiare sui piccoli costi immediati senza vedere le opportunità complessive. Avremmo potuto provare a finire la stagione trovando il modo per tenere tutti in sicurezza”.

“I campionati di A2 e A3 hanno logiche diverse, ma la SuperLega in quanto campionato di vertice ha responsabilità precise sul piano della visibilità. Ce l’ho messa davvero tutta per far comprendere anche questo aspetto. Abbiamo impegni con tv nazionali e internazionali oltre che con i partner. Ora è difficile prevedere quante risorse in meno ci saranno per la prossima stagione”.

Quali sono i prossimi passaggi? “Il primo è la ratifica odierna da parte della Federazione che ci darà indicazioni per il sistema di promozioni e retrocessioni ma anche sull’assegnazione del titolo in caso di playoff. Il secondo è il prossimo decreto del governo che ci dirà se dopo il 1,3 aprile inizierà la fase 2 e quali aiuti saranno previsti per lo sport. Dopo questo doppio spartiacque potremo prendere decisioni e al momento non posso escluderne nessuna”.

Compreso lo svolgimento dei playoff? “Abbiamo tenuto aperta l’ipotesi perché il tempo c’è così come la possibilità di rispettare la sicurezza di atleti e staff. Sono un convinto sostenitore di questa prospettiva. Nel caso dovremo capire quanti club sceglieranno di aderire ma sull’eventuale formula basterà mezzora per trovare la soluzione più adatta”.

Come si programma il futuro con staff e squadra? “Parlerò ufficialmente a tutti dopo la decisione della Federazione ma siamo in contatto costante. Siamo tutti consapevoli di dover lavorare a una programmazione del prossimo futuro e conosciamo le difficoltà dei nostri ragazzi così come loro conoscono le nostre”.

Riesce ad essere ottimista per il futuro? “Lo sono per natura, non mi piace dire di no. Sono consapevole dei problemi e realista. Per la prima volta in vita mia, anche se non è nella mia natura, mi costringo a programmare meno e a ragionare step by step ma non rinuncio all’ottimismo”.


Fonte: https://www.volleyball.it/feed/


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