6. GIORNATA
Allianz Milano – NBV Verona 3-1 (15-25, 25-19, 27-25, 25-22)
Allianz Milano: Sbertoli 1, Ishikawa 16, Kozamernik 6, Patry 19, Basic 15, Piano 8, Daldello 0, Weber 2, Pesaresi (L), Mosca, Staforini. N.E. All. Piazza.
NBV Verona: Spirito 2, Kaziyski 25, Zanotti 3, Kimerov 10, Asparuhov 17, Aguenier 10, Donati (L), Bonami (L), Jaeschke, Magalini 1, Peslac. N.E. Caneschi. All. Stoytchev.
ARBITRI: Saltalippi, Vagni.
NOTE – durata set: 25′, 27′, 33′, 31′; tot: 116′.
MILANO – La Powervolley vince ancora (3-1 su Verona) e arriva a cinque vittorie su sei uscite stagionali confermando così il terzo posto. Un ottimo ruolino di marcia per Matteo Piano e soci, che si portano a casa altri tre preziosissimi punti in vista di un calendario che da qui in poi diventa sicuramente più complesso: in sequenza, infatti, Milano dovrà affrontare Civitanova, Perugia, Padova, Trento e Piacenza. Passando a Verona, resta comunque buona la prestazione di squadra davanti ai 200 dell’Allianz Cloud (capienza ulteriormente ridotta dopo l’ultima ordinanza della Regione Lombardia). Ma è una magra consolazione per la squadra di Stoytchev, che arriva al terzo ko di fila dopo quelli con Perugia e Vibo dei turni precedenti.
PIÙ E MENO – Riccardo Sbertoli si porta a casa il premio di mvp. Il regista milanese è bravo ad alternare i propri attaccanti e a dare parecchia fiducia a Basic: allo schiacciatore francese, titolare per l’assenza di Maar, vanno la bellezza di 30 palloni e lui risponde tutto sommato positivamente chiudendo col 43% di positività (fatica sicuramente in ricezione dove viene bombardato: 44% su 45 palloni e 5 ace subiti). Bene, nel complesso, il muro meneghino, che stravince il duello di squadra 11-3. Tra le fila di Verona, Kaziysky mostra sprazzi di onnipotenza soprattutto al servizio (6 ace in totale per lui). Chi fatica parecchio, invece, è l’altra new entry di formazione, l’opposto Kimerov: il gigante di 2 metri e 15 conclude col 38% su 26 tentativi, 5 errori e 2 murate.
SESTETTI – Due assenze pesanti nella partita, una per parte. Piazza deve rinunciare allo schiacciatore Stephen Maar, mentre Stoytchev all’opposto Stephen Boyer. Per entrambi la motivazione è la stessa: isolamento fiduciario per essere entrati in contatto con un soggetto positivo al Covid (tutti e due hanno già fatto un tampone che risulta negativo). Defezioni a parte, i meneghini cominciano con Sbertoli-Patry sulla diagonale principale, Basic-Ishikawa di banda, Piano-Kozamernik al centro e libero Pesaresi. Gli scaligeri rispondono invece con Spirito al palleggio, Kimerov opposto, Kaziyski e Asparuhov schiacciatori, Aguenier-Zanotti centrali e libero Bonami.
LA GARA – Non c’è proprio storia nell’avvio di partita. Verona è nettamente più in palla di Milano sotto tutti i punti di vista (spicca soprattutto l’85% di positività di squadra in ricezione) e le battute di Kaziyski affossano la ricezione della Powervolley: col bulgaro al servizio, infatti, la squadra di Stoytchev riesce a fare gli allunghi decisivi, tra cui il primo che vale il 7-14. Stesso discorso nel finale e non a caso è un ace dello schiacciatore numero 1 a fissare il punteggio sul 15-25.
Nel secondo parziale si ribalta del tutto la frittata, perché è Milano a condurre dal primo all’ultimo punto. Piano e soci scappano subito sul 7-2 e riescono a mantenere un ampio margine senza particolari difficoltà (si sveglia soprattutto Patry, che dopo aver chiuso col 22% di positività su 9 palloni attaccati nel primo set, si rifà col 71% su 7 tentativi). Le battute del solito Kaziyski fanno un attimo tremare la Powervolley (si arriva sino al meno 3, 19-16) ma una volta scampato il pericolo è tutto facile arrivare sino al 25-19 finale (bel muro di Kozamernik su un primo tempo di Aguenier).
Dopo l’altalena di risultati dei primi due set, il match si stabilizza nel terzo dove le due squadre vanno avanti punto a punto. Milano tenta il primo allungo arrivando sino al 12-9 sfruttando un errore gratuito (il secondo del parziale) del gigante Kimerov (lo ricordiamo al posto dell’opposto titolare Boyer). E poi? Ci pensa il solito Kaziyski a stravolgere le carte in tavola: 3 ace su 6 battute totali e punteggio sul 14-16. Gli scaligeri vanno anche sul +3 (17-20) ma Milano è brava a non mollare e a rosicchiare punti. Il pareggio arriva a quota 23 e dopo 3 palle set un pallonetto di Patry chiude le pratiche sul 27-25.
C’è equilibrio anche nella quarta ed ultima frazione. La ricezione di Milano traballa ancora e Verona ne approfitta per andare sul 7-10. La Powervolley però c’è e pian piano riesce a farsi sotto. L’aggancio decisivo arriva a quota 19 grazie a un errore di attacco di Magalini (entrato per Kimerov). Il sorpasso invece avviene poco dopo (22-21) con un altro errore in attacco della formazione ospite (seguito da varie proteste per un presunto tocco a muro non fischiato). Chiude tutto, sul 25-22, un attacco in diagonale stretta di Ishikawa.