PERUGIA – Doppia seduta al PalaBarton per la Sir Safety Conad Perugia.
I Block Devils, dopo il giorno di riposo concesso da Heynen, sono tornati nel quartier generale di Pian di Massiano con in vista il prossimo match, la sfida casalinga di sabato pomeriggio (ore 18:15, diretta tv su Raisport) contro la NBV Verona per la quarta di ritorno di Superlega.
Umore certamente alto per Perugia che arriva al rush finale del 2020 con il vento in poppa, con dodici vittorie su tredici partite disputate in campionato, con il primo posto in classifica con cinque punti su Civitanova ed in generale con una condizione in crescendo.
I numeri certificano il bel cammino bianconero con Perugia nelle prime posizioni un po’ in tutte le varie classifiche di rendimento (terza nel numero degli ace per set dietro Civitanova e Trento, prima in ricezione sia per percentuale che per efficienza, terza nella percentuale d’attacco dietro Civitanova e Trento e seconda nell’efficienza dietro Civitanova, seconda nel numero dei muri per set dietro Monza).
L’obiettivo è quello di proseguire su questa strada, sapendo che sarà una strada lunga e difficile, con tanto lavoro in palestra e tanta determinazione, pensando ad un match per volta.
In quest’ottica, il prossimo vede Perugia scontrarsi con una Verona in crescita. La formazione di Rado Sotytchev viene infatti da due buone gare disputate con Trento in casa (sconfitta al tie break) ed a Ravenna (vittoria in tre set), staziona in nona posizione con 13 punti in 11 gare e stasera alle 19:30 recupera la nona di andata in casa contro Piacenza.
Non inganni un cammino un po’ a singhiozzo (4 vittorie e 7 sconfitte finora) né il cambio in organico nel ruolo di opposto (risoluzione con il francese Boyer un mese fa ed arrivo al suo posto del danese classe ’99 Jensen) perché Verona è una di quelle famose formazioni da prendere davvero con le molle. Sia per il carattere e l’impronta tattica che Stoytchev sa dare alle sue squadre e sia perché in rosa la NBV ha giocatori di grande qualità e respiro internazionale, capaci con le loro giocate di cambiare l’esito di un match.
La regia scaligera, come da quattro anni a questa parte, è nelle mani di Spirito, classe ’93 di due metri, palleggiatore che ama il gioco veloce e molto abile sotto rete. Come opposto dovrebbe agire proprio il danese Jensen, mancino di 209 cm. poco conosciuto nel campionato italiano, ma messosi già in mostra sia nel proprio Paese che nei college americani. La seconda opzione per Stoytchev è lo schieramento con tre martelli (come nella vittoria di qualche giorno fa a Ravenna) con dirottamento quindi in zona due del bulgaro classe 2000 Asparuhov, giocatore molto dotato nei fondamentali di attacco e battuta.
Al centro Verona presenta il francese Aguenier, nel giro della nazionale transalpina molto bravo in primo tempo, ed il classe ’97 e prodotto del Club Italia Caneschi, 205 cm. che si fanno sentire in particolar modo a muro.
I pezzi da novanta arrivano in posto quatto. Formano la diagonale di schiacciatori il fenomeno bulgaro Kaziyski, trentasei primavere ma classe da vendere, esperienza e carattere di ghiaccio al servizio della squadra, e l’americano Jaeschke, nazionale a stelle e strisce, martello eccellente per qualità tecniche e doti fisiche tornato ai suoi livelli dopo un periodo sfortunatissimo costellato da tanti infortuni.
A chiudere il cerchio c’è il libero Bonami, tanta “gavetta” in serie A2 ed il meritato salto in Superlega da tre anni.
È certamente in banda il fulcro del gioco di Verona. Lì arrivano i palloni che scottano, lì arrivano le giocate capaci di dare la scossa alla squadra. Non solo ovviamente, ma soprattutto lì dovranno fare attenzione sabato i Block Devils.
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